Camomilla in gravidanza si o no?

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Quando si aspetta un bimbo si può mettere in dubbio tutto, anche la tradizionale tisana della sera: la camomilla in gravidanza si può bere o no?

Durante la gravidanza la donna è spesso travolta da molti dubbi che riguardano non soltanto la sua gravidanza in sè, ma anche molti aspetti della sua vita, compresa l’alimentazione.

La donna che aspetta un bambino, infatti, si chiede spesso se è possibile consumare determinati alimenti oppure no, assumere determinate bevande o meno, modificare quindi le proprie abitudini alimentari.

In gravidanza, infatti, gli equilibri psico-fisici della donna sono messi alla prova, i cambiamenti che attraversa riguardano il suo corpo, ma anche i suoi meccanismi interiori, come, ad esempio, quello digestivo.

Potrebbe quindi apparire esagerato, ma talvolta è intelligente porsi il problema di consumare o meno un cibo o una bevanda, qualsiasi essa sia, perché ciò potrebbe avere degli effetti per la donna e scatenare delle reazioni del suo corpo.

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Anche la tradizionale tisana serale (camomilla), assunta magari sin da quando si era bambini, potrebbe causare problemi alla donna in gravidanza.

Chiedersi se la camomilla in gravidanza si possa bere oppure no è corretto perché, anche se si pensa tradizionalmente alla camomilla come a una bevanda innocua, senza effetti collaterali per chi la assume, ci si può sbagliare.

Le erbe contenute in questo tradizionale rimedio naturale possono, infatti, far male alla donna in gravidanza che spesso vorrebbe bere una buona tazza di camomilla per alleviare dolori tipici della gravidanza (al collo, sciatica, lombari) o per distendersi e rilassarsi, facendo una pausa da ansie e stress dovuti alla sua condizione.

Pur avendo moltissime proprietà benefiche per tutti, compresa la donna in gravidanza, se assunta in modo errato la camomilla potrebbe causare anche effetti negativi. Le sue controindicazioni, infatti, riguardano proprio modalità e modo di assunzione.

Eccedere nel consumo di camomilla, soprattutto nelle ore serali, potrebbe causare alla donna in gravidanza contrazioni uterine che, soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza e man mano ci si avvicina alla data del parto, sono assolutamente da evitare.

Sempre inerente le modalità di assunzione della camomilla è importante considerarne i tempi di infusione che non dovrebbero essere eccessivamente lunghi. Un’infusione troppo lunga, infatti, potrebbe invertire gli effetti della camomilla stessa che, invece di agire come rilassante e calmante, diverrebbe un temibile eccitante che potrebbe causare alla donna in dolce attesa anche attacchi di dissenteria importanti.

Si tratta, dunque, di controindicazioni importanti, che tutti, compresa la donna in gravidanza, dovrebbero tenere in considerazione perché anche una bevanda apparentemente innocua come la camomilla potrebbe invece rivelarsi pericolosa.

Detto questo si può affermare che consumare camomilla in gravidanza nelle giuste dosi (una tazza la sera) e modalità (con un’infusione adeguata e non eccessivamente prolungata) è possibile e fa bene perché sono davvero molti i benefici di questa bevanda.

La camomilla aiuta la digestione che, soprattutto in gravidanza potrebbe essere rallentata, regola l’azione e i ritmi dell’intestino, lenendo quei bruciori gastro-intestinali tipici della gestazione. Questa bevanda ha effetti calmanti agendo sul sistema nervoso, alleviando ansie e stress.

Inoltre, se assunta mediante impacchi (e non da bere) contribuisce a decongestionare le zone intime colpite da emorroidi, un disturbo frequente di cui sono interessate molte donne durante la gravidanza, in particolare gli ultimi mesi.

Come sempre accade per ogni aspetto della vita ci vuole buonsenso e moderazione e ciò riguarda anche l’assunzione di cibi e bevande, camomilla inclusa.

Dunque nessuna paura, una buona tazza di camomilla al giorno fa bene e può essere anche di grande aiuto durante i nove importanti mesi della gravidanza.