Compleanno: come affrontare la questione di chi deve pagare per festeggiare

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Ogni anno, quando il tuo compleanno si avvicina, una domanda si ripresenta: chi paga per festeggiare? È una questione che, fino a un certo punto della vita, non ci si pone nemmeno.

Prima dei diciotto anni, i compleanni sembrano avvolti in una bolla di dolcezza e semplicità, dove il festeggiato è sempre colui che si fa carico di tutto. Ma crescendo, ci si rende conto che le dinamiche cambiano, e con esse anche il modo di festeggiare.

Un cambio di prospettiva

Quando mi sono trasferita a Bologna, ho scoperto che i compleanni non erano più solo occasioni intime, ma eventi pubblici, spesso celebrati nei ristoranti.

In queste situazioni, non era raro che si chiedesse ad ogni invitato di pagare la propria parte. Ecco che il gioco delle consuetudini si complica. A Milano, dove vivo ora, la situazione si ripete: inviti a cene di compleanno in cui il festeggiato offre solo una parte della spesa, lasciando agli ospiti il compito di coprire il resto.

Le regole del galateo

Per fare chiarezza su queste dinamiche, ho contattato Samuele Briatore, esperto di galateo e presidente dell’Accademia Italiana di Galateo.

La sua risposta è stata netta: la regola fondamentale è che chi festeggia dovrebbe, in teoria, offrire tutto. Questo non significa che sia necessario organizzare eventi strabilianti; un semplice brindisi con torta può bastare. Ciò che conta è il gesto, non la grandezza della festa.

Tradizioni in evoluzione

Ma le tradizioni sono dure a morire. Se molti oggi si aspettano di pagare per le proprie consumazioni, è opportuno chiarire le aspettative in anticipo. Se si organizza un evento in cui si offre solo un dolce, è essenziale comunicarlo prima, per evitare malintesi.

E sebbene le feste informali possano giustificare una richiesta di portare qualcosa, in occasioni più formali è meglio evitare di chiedere agli invitati di contribuire.

Le feste a sorpresa

Il discorso cambia quando si parla di feste a sorpresa. Qui, chi organizza l’evento si fa carico delle spese. Tuttavia, è possibile coinvolgere anche altri amici o familiari, chiedendo un contributo per le spese. In questo caso, il festeggiato ha un dovere di gratitudine, magari ricambiando con un invito a una cena o un altro incontro conviviale.

Riflessioni finali

In fondo, la questione su chi paga per il compleanno non è solo una questione di soldi, ma di relazioni e di come scegliamo di interagire con le persone che amiamo. Ogni celebrazione è un’opportunità per rafforzare legami e dimostrare affetto, e questo è ciò che rende ogni compleanno unico. Quindi, la prossima volta che ti troverai a festeggiare, ricorda: l’importante non è quanto si spende, ma quanto si condivide.

E, soprattutto, non dimenticare di esprimere gratitudine a chi ha reso quel giorno speciale.