Eric Ripert, chi è lo chef francese

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Nell’universo dell’alta cucina moltissime stelle brillano, ma in poche riescono a illuminare veramente e mostrare il proprio bagliore, una di queste è Eric Ripert, chef francese che col tempo ha conquistato l’America e poi tutto il mondo.

Eric Ripet, la sua storia

Nato in Costa Azzurra, ha da subito attrattiva verso la cucina francese, della sua terra d’origine, che per quella spagnola. Grazie alla sua famiglia che lo ha supportato nelle sue scelte, inizia il cammino culinario non ancora maggiorenne a Parigi presso il Tour d’Argent, 3 stelle Michelin.

In quel periodo impara moltissimo, trucchi e astuzie che lo aiuteranno ad emergere nel grande mare degli chef, spostandosi poi presso il Jamin con Joel Robuchon.

La vera svolta avviene quando Eric Ripert decide di spostarsi in America, esattamente prima a Washington presso il Jean Louis con Jean-Louis Palladin, come secondo chef, poi Manhattan accanto a David Bouley.

Infine, il vero boom a New York presso il ristorante Le Bernadin, dove il suo maestro Gilbert Le Coze gli chiede di fare lo chef gestendo la cucina. Tale responsabilità lo porta al raggiungimento delle quattro stelle Michelin, primato che porta avanti per diversi anni.

Arrivano poi svariati riconoscimenti sia dai tradizionalisti, sia da chi ricerca il contemporaneo. Riesce a portare il ristorante nel top twenty dei cinquanta ristoranti più famosi al mondo.

Un record creato soprattutto con piatti francesi, costruito specialmente su ricette a base sul pesce, come ad esempio il kindai maguro (tonno bluefin, olio alle olive nere, croccante di parmigiano e pomodoro disidratato) o l’escolar (tonno bianco, chips di patate, salsa bernese e fagioli di mare), come dice lui stesso, ama comprare il pesce intero, in modo da poterne testare qualità, freschezza e poter fare molte ricette.

La sua filosofia

Per me la cucina è fatta di ricordi, sentimenti, emozioni e questa è l’essenza di Le Bernardin, che non è solo un ristorante“.

La filosofia dello chef Eric Ripert è di dare agli avventori massima qualità del prodotto, soprattutto con il pesce. Come afferma lui, è facile creare sostenibilità e accortezza su frutta e verdura, comprandola bio o per quanto riguarda animali allevati a terra, ma purtroppo il pesce è ancora, scusate l’eufemismo in alto mare, molte sono le specie ancora in pericolo e c’è poca informazione .

Per questo lo chef Eric Ripert, per le sue ricette e creazione di menù ricerca il meglio, appoggiando pescatori e allevatori, in modo da aiutare la coscienza comune.

Lo chef è convinto che anche assaggiando un piatto si possano provare emozioni particolari, lo scontro tra la croccantezza di alcuni alimenti e la morbidezza del pesce, per esempio, scaturiscono in noi ricordi e sensazioni.

Non solo cucina

Oltre ad essere uno dei migliori chef internazionali è anche un uomo dedito al prossimo, vicepresidente amministrativo di “City Harvest“, un’organizzazione che riunisce chef e ristoratori newyorkesi per ottenere fondi e garantire quantità e qualità del cibo per i poveri di New York.

Eric Ripert ha ospitato per tre anni la cena di beneficenza del “Taste & Tribute”, “New York del Tibetan Aid Project” presso il ristorante Le Bernardin, permettendo in questo modo la diffusione e ripristino di testi in lingua tibetana.

Oltre che fare lo chef, Eric Ripert ha partecipato a svariati programmi televisivi di genere culinario, sia come ospite sia come giudice, programmi di viaggi e alcune comparsate in serie tv, ricevendo in questo modo premi e visibilità.

Giusto per non farsi mancare nulla, ha scritto anche libri, di ricette, svelando a noi poveri mortali i suoi capolavori e poco tempo fa un libro di memorie, ripercorrendo la sua vita dall’inizio ad ora.

Che altro aggiungere a un uomo che ha realizzato il proprio sogno, partendo dalla gavetta e raggiungendo le stelle, un uomo che non solo è un grande chef, ma che cerca in tutti i modi di aiutare le persone in difficoltà.