Kuriso: l’aceto di riso nero che sta rivoluzionando la cucina italiana

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Immagina di assaporare un aceto così unico da far girare la testa anche ai migliori chef del mondo.

Kuriso, il primo aceto di riso nero italiano, è il frutto di anni di passione, ricerca e tradizione. Ma quali sono i segreti che si nascondono dietro a questo incredibile prodotto? Scopriamolo insieme!

Un viaggio che parte dall’Emilia verso il Giappone

Andrea Bezzecchi, il geniale fondatore dell’Acetaia San Giacomo, non è solo un ambasciatore dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia. La sua visione ha preso forma attraverso un progetto ambizioso chiamato Acetyca, un’accademia dedicata all’acido che esplora le potenzialità culturali dell’aceto oltre i confini italiani.

Ma la vera chicca è Kuriso, un aceto di riso nero che ha richiesto anni di ricerca e amore per la tradizione gastronomica. Non crederai mai a come tutto è iniziato!

La storia di Kuriso inizia con un congresso scientifico in Cina, precisamente nella regione di Taiyuan, famosa per i suoi aceti scuri. Qui, Bezzecchi ha approfondito la tradizione giapponese, dove l’aceto di riso nero è un ingrediente fondamentale. Dopo aver visitato vari produttori artigianali, è riuscito a catturare l’essenza di questa tradizione, portandola in Italia.

Puoi solo immaginare l’emozione di scoprire qualcosa di così speciale!

La magia della fermentazione spontanea

Kuriso non è un semplice aceto, è il risultato di un processo di fermentazione artigianale che dura almeno due anni. Questo significa che non vengono utilizzati inoculi di batteri acetici, ma si lascia che la natura faccia il suo corso. L’unicità di Kuriso risiede proprio in questa fermentazione spontanea, che conferisce al prodotto un profilo aromatico sorprendente.

Dopo la fermentazione, l’aceto riposa in barili di legno precedentemente usati per altri aceti, aggiungendo ulteriore profondità al suo sapore. Hai mai assaporato qualcosa che racconta una storia?

Il riso nero integrale utilizzato proviene da Gli Aironi, un’azienda piemontese che si distingue per la qualità dei suoi prodotti. Il risultato finale? Un aceto che presenta note di lampone e banana matura, con una morbida acidità e un profilo aromatico caratterizzato da sentori di malto e tostate.

In pratica, un’esperienza sensoriale senza precedenti! La risposta ti sorprenderà: chi avrebbe mai pensato che un semplice aceto potesse essere così complesso?

Il trionfo di Kuriso tra i grandi chef

Non sorprende che Kuriso abbia già catturato l’attenzione di chef stellati come i Malinverno del Caffè La Crepa, Jacopo Ticchi di Lucio a Rimini, e Matias Perdomo di Contraste. Questi professionisti della cucina hanno riconosciuto il potenziale di questo aceto unico, tanto da riservarsi una botte di Kuriso per le loro creazioni culinarie.

La numero 4 ti sconvolgerà!

La presentazione ufficiale di Kuriso negli Stati Uniti, al Fancy Food di New York e in una masterclass all’Eleven Madison Park, il ristorante pluristellato, rappresenta solo l’inizio del suo viaggio. I migliori chef del mondo stanno scoprendo le infinite possibilità di abbinamento che questo aceto offre, rendendo Kuriso un must-try per chi ama la cucina innovativa. Ti sei mai chiesto come un ingrediente possa trasformare un piatto?

Se sei curioso di scoprire come Kuriso può rivoluzionare i tuoi piatti, preparati a lasciarti sorprendere! Questo aceto non è solo un condimento, ma un vero e proprio viaggio tra culture e tradizioni gastronomiche.

Non lasciarti sfuggire l’opportunità di provare qualcosa di veramente unico! Condividi questa scoperta con i tuoi amici e preparati a sorprendere i tuoi ospiti!