Miele di melata: proprietà e benefici per l’organismo

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Tra le varie forme di allevamento, l’apicultura è il più difficile perchè non può essere industrializzata, può essere razionalizzata e l’uomo ne può trarre molti benefici.

Il lavoro delle api porta alla creazione di svariati prodotti, come il propoli, la pappa reale, la cera. L’impollinazione che avviene a loro opera, infatti, garantisce l’esistenza di specie vegetali che altrimenti non riuscirebbero a riprodursi e a vivere.
Tutti i prodotti derivanti dall’apicultura hanno caratteristiche nutrienti e aiutano il benessere dell’uomo:

  • il miele con le sue proprietà di dolcificante naturale;
  • il propoli come antibiotico naturale;
  • la pappa reale come tonico e ricostituente per adulti e bambini.

Esiste poi il miele di melata, ricco di proprietà e benefici per l’organismo.

Come si produce il miele di melata

Non tutto il miele però è creato dal diretto lavoro delle api. Ce n’è uno creato dai tagli fatti sulle foglie di alcuni alberi da parte di afidi e insetti che si nutrono. Da tali intaccature esce una sostanza zuccherina ma a basso contenuto proteico.

Dopo la fuoriuscita di questa sostanza entra in gioco il lavoro di api e formiche che lo raccolgono, lo elaborano e si ottiene la melata.

In genere si ricava da alberi delle zone con clima temperato, famoso è quello derivante dalla Foresta Nera tedesca. Il suo colore è tendente al nero e non ha la tendenza a cristallizzarsi. Con un gusto legnoso e terroso, non è dolce come i mieli ricavati dal nettere, potrete acquistarlo in negozi specializzati in alimentazione biologica o in zone dove si svolge apicoltura.

Miele di melata: proprietà e benefici

Il miele di melata è ricco di ferro e di sali minerali, ha delle proprietà antibiotiche di non poco conto.

È detto anche miele degli sportivi, i suoi valori di potassio, magnesio, manganese, lo rendono essenziale nei momenti di disidratazione data dalla sudorazione, ma anche in caso di vomito e diarrea.

Se cercate un integratore naturale, senza ricorrere a quelli in commercio, vi basterà sciogliere due cucchiai di melata in mezzo litro d’acqua con un limone. Gli oligosaccaridi in esso naturalmente contenuti, riescono ad arrivare integri, senza subire alterazioni, fino all’intestino, riequilibrando e rinforzando il valore dei batteri “buoni” necessari ma mantenere l’equilibrio della flora intestinale.

Il benessere che si ricava dal consumare regolarmente questa sostanza potrete provarlo facendone svariati usi: potrete apprezzarlo gustandone un cucchiaio su una fetta di pane bruscata, o in un barattolo di yogurt magro, oppure potrete condire cereali e muslie che consumate a colazione.

Le proprietà di questo particolare tipo di miele, lo hanno fatto etichettare come un potente antibiotico naturale che è consigliabile sempre avere a casa. Fino al secolo scorso era utilizzato per curare ferite e ulcere per via della sua azione antisettica, oggi è un alleato per tosse, mal di gola, laringiti e faringiti.

Per le persone diabetiche e per quelle che seguono una dieta a basso contenuto di zucchero è raccomandato come leggero dolcificante, grazie al suo gusto delicato. Come la pappa reale il miele di melata aiuta a mantenere l’elasticità neurologica, si rivela dunque un ottimo alleato del sistema nervoso, lo ripara e lo nutre.

Per le diete vegetariane e vegane è consigliato come integratore naturale di ferro.

Componenti

Non sono solo queste le sue proprietà nutritive, solo 100g di questo miele danno un apporto di ben 300 calorie. La sua composizione è:

  • per il 75% di zuccheri, con saccarosio, maltosio, fruttosio e glucosio;
  • il 17/18% di acqua.
  • La restante percentuale è composta dalle altre sostanze nutritive come sali minerali, aminoacidi, proteine, acidi organici, fondamentale per dare alla melata le proprietà che la contraddistinguono;
  • infine in essa troveremo traccie di polline, enzimi e pigmenti.

L‘inquinamento industriale e stradale gioca però a sfavore di questo miele che sembra contenere una percentuale molto più alta di sostanze chimiche e metalli pesanti, rispetto ai suoi colleghi nettarini.