Risotto agli asparagi, la verdura che combatte lo stress

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L’asparago è un ortaggio che non eccelle in carboidrati, anzi, ma al contempo è ricco di sali minerali, come potassio, proteine e vitamine.

È un diuretico naturale, ottimo interdittore della ritenzione idrica e della cellulite.
Le tipologie di asparagi sono tre: verdi, i più comuni, bianchi e violacei. Alla prima categoria appartengono gli asparagi selvatici, che si differenziano per essere spontanei e costituiti da un corpo più esile. E sono anche molto più gustosi. Scopriamo come preparare un delizioso risotto agli asparagi.

Proprietà e benefici degli asparagi

Potassio e magnesio sono i due componenti essenziali degli asparagi, le cui proprietà diuretiche sono un toccasana per cuore e muscoli.

Entrambe infatti favoriscono l’espulsione dei liquidi in eccesso nell’organismo, alleggerendo l’attività cardiaca.

Inoltre sono l’alimento ideale per chi soffre di ritenzione idrica e pressione alta, visto che l’asparagina in essi contenuta aiuta l’organismo ad espellere il sodio in eccesso.

Le proprietà depurative degli asparagi sono infine certificate dal glutatione, sostanza di cui sono ricchi, che favorisce la pulizia dell’organismo da sostanza cancerogene e dannose.

Grazie a questa importante proprietà, gli asparagi sono un alimento importante per la prevenzione di alcune forme di tutmori al seno, alle ossa, al colon ed ai polmoni.

Risotto agli asparagi, ingredienti

Una delle ricette che viene in mente non appena si pronuncia la parola ” asparagi ” è il risotto. Potremmo definirlo un vero e proprio piatto anti stress perchè alle proprietà depurative degli asparagi, abbina il riso, in una delle combinazioni più riuscite della cucina italiana.

Questa verdura infatti matura a partire da marzo aprile in poi, caratterizzando piatti che se da un lato ci introducono ai periodi caldi, dall’altro mantengono connotazioni saporite e dense, tipiche dei piatti invernali.

Un buon risotto agli asparagi parte da un buon brodo vegetale. Fatto in casa, semplice e veloce.

  • Cipolla o uno scalogno;
  • una patata;
  • sedano;
  • carota;
  • qualche gambo di asparago.

Preparazione

  1. Acqua fredda e sul fuoco a bollire. Al primo bollo schiumare per eliminare le impurità e proseguire per altri 30-40 minuti, fino a quando sarà carico di sapore. Importante non aggiungere olio, nè sale. Solo alla fine, a fuoco spento, o a fiamma bassa, utile a mantenere alta la temperatura, procediamo a salarlo, così da dare la giusta sapidità anche al nostro risotto.

  2. Una volta puliti gli asparagi separiamo le punte, la parte centrale dei gambi e la parte finale, quella dura e legnosa. Le prime le cuociamo leggermente a vapore, e le mettiamo da parte, intere. Se molto freschi, possiamo anche pulirle e tagliarle in maniera molto sottile, mettendole crude nel risotto. Daranno una nota croccante al piatto.
  3. Il gambo centrale lo tagliamo a pezzi molto piccoli, mentre la parte legnosa la peliamo fino al cuore, e la passiamo in padella con un filo d’olio ed acqua calda.

    una volta cotta la frulliamo con un cucchiaio di brodo e la teniamo da parte.

  4. In una padella scaldiamo un filo d’olio, un pezzetto di scalogno tritato e versiamo il riso a tostare, sul quale grattiamo del pepe nero. Non appena i chicchi diventano lucidi proseguiamo la cottura con il brodo.
  5. A metà cottura aggiungiamo i gambi tagliati a pezzettini, e poco prima di spegnere la fiamma aggiungiamo la crema fatta in precedenza.

  6. Una volta cotto, ma al dente, mantechiamo il risotto, a fuoco rigorosamente spento, con l’aggiunta di parmigiano, brodo ed una noce di burro. Poco prima di servire in tavola aggiungiamo le punte degli asparagi cotte al vapore.

La variante golosa

Il risotto agli asparagi diventa super con l’aggiunta di zenzero e caprino. Il primo va messo all’interno del brodo vegetale, e grattato sul riso al momento della mantecatura, la cui parte grassa non sarà più costituita dal burro, ma utilizzando questo formaggio di capra fresco, a pasta molle.

Attenzione a dosare bene lo zenzero: troppo darebbe una nota troppo piccante. Il consiglio è di assaggiare spesso, man mano che si lo si aggiunge al piatto.