Roberto Conti, tutta la storia dello chef

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Roberto Conti, ha conquistato quella che è la sua prestigiosa Stella al Trussardi alla Scala, grazie ad una cucina particolarmente ricca ma allo stesso tempo classica, che viene determinata, da dei gusti particolarmente giovani ed innovativi, che lo chef continua ad applicare.

La storia di Roberto Conti

Questo genere di passione, fu alimentata fin dai primi tempi della sua vita, quando chiedeva pochi spiccioli alla nonna, per poter realizzare, quella che era una fetta di prosciutto alla pizzaiola. Questa passione poi, fu infatti indirizzata dagli studi presso la scuola alberghiera, passione che fu contrastata, da una vita da calciatore, dove a 17 anni, militava nella serie C italiana.

A causa però di un infortunio ma soprattutto, per la passione sempre più forte per la cucina, decise poi di dare una mano, al padre di un amico, nella realizzazione di antipasti, all’interno di un ristorante, dove subito, vennero in evidenza le sue qualità.

Infatti dopo solo due mesi, a 22 anni, si ritrovava nella posizione di chef, entrando nel giro Michelin.

La carriera

Lasciò poi questo ristorante a malincuore, per accrescere quella che era la sua esperienza, ad esempio, approfondendo la cucina vegetale, trascorrendo un anno e mezzo con Pietro Leemann.

Passò poi a Vigevano, presso dei conoscenti, per alcuni eventi, per poi andare a Berton. Tra il 2009-2011, diventò chef presso il Trussardi, coprendo 60-65 coperti al giorno.

Ci fu poi l’arrivo dello chef Taglienti, che lo portò a lavorare con un ruolo in seconda, ma Cracco, che era un po’ il regista della situazione, gli chiese di rimanere e di poter esporre, quelle che potevano essere le proprie idee, riguardo ai piatti che potevano essere cambiati o implementati.

Una volta presentate le pietanze, gli fu richiesto, di diventare Executive assoluto della cucina. Dopo un breve periodo di tentennamento, a 32 anni, colse l’occasione e accettò quello che è l’incarico, ponendosi tra i migliori chef in ambito nazionale.

Talento dunque innato, che presenta delle capacità particolarmente premature, visto che molto giovane, fu in grado di ricoprire diversi ruoli di responsabilità e soprattutto, di portare dei piatti di notevole qualità, che attiravano la gente. Questo lo portò dunque, a conquistare il premio Michelin da giovane e vedere subito coronato, quello che è il sogno di tanti, che si interfacciano, in quello che è il mondo della cucina.

Ovviamente la sua carriera è ancora molto lunga, visto che gli aspettano ancora tanti anni di lavoro, che sicuramente porteranno lo stesso, ad avere tante ulteriori soddisfazioni, non solo all’interno dell’ambito nazionale ma sicuramente anche internazionale, potendo ambire, a premi sempre più prestigiosi.