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Oggi è un giorno speciale: celebriamo il World Sushi Day! Non si tratta solo di un’occasione per apprezzare la cucina giapponese, ma di un momento che mette in evidenza l’amore incondizionato degli italiani per il sushi.
Con i consumi in costante aumento, l’Italia si colloca al secondo posto in Europa, subito dopo la Francia. Ma cosa rende questo piatto così irresistibile per noi? Scopriamo insieme i dati forniti da Just Eat, che ci svelano le preferenze culinarie del nostro Paese.
Nel 2024, gli italiani hanno ordinato ben 705 mila chili di sushi. Un numero straordinario che dimostra quanto amiamo questo piatto, che ormai non è più solo una moda estiva.
La sera, tra le 18 e le 21, è il momento preferito per gustare sushi, con ben 500 mila chili consegnati in quest’arco di tempo. E sorprendentemente, anche nei primi tre mesi dell’anno, sono stati venduti 196 mila chili, dimostrando che il sushi è un piacere da concedersi in ogni stagione!
Ma qual è la varietà di sushi che fa battere il cuore agli italiani? Il nostro campione parla chiaro: l’uramaki è il re indiscusso della classifica, con 247 mila chili ordinati.
Il nigiri, pur essendo un grande classico, si posiziona al secondo posto con 140 mila chili, seguito dal sashimi con 56 mila chili. E non è finita qui! Formati come il gunkan e il temaki confermano quanto siano aperti gli italiani a esplorare la cucina giapponese, con una varietà di scelte che conquista sempre di più.
La crescita del sushi in Italia è stata sicuramente favorita dalla diffusione degli all you can eat, che mescolano diverse cucine orientali senza alcun problema.
Non sorprende, quindi, che insieme al sushi, gli italiani ordinino piatti come involtini primavera (oltre 46 mila porzioni) e gyoza (quasi 42 mila). Questa fusione di sapori crea un’esperienza culinaria unica, capace di soddisfare anche i palati più esigenti.
A guidare la classifica delle città più appassionate di sushi troviamo Roma e Milano. A Roma, la passione per il sashimi sake e gli uramaki con formaggio spalmabile è palpabile, mentre Milano si distingue per le sue combinazioni creative, passando dagli uramaki tiger roll agli uramaki ebiten.
In entrambe le città, il nigiri al salmone resta la scelta preferita, con oltre 17 mila chili ordinati. Anche Genova, Torino e Trieste confermano questa tendenza, suggerendo che l’amore per il sushi non conosce confini geografici e unisce l’intera nazione.
Il sushi è diventato più di un semplice piatto: è un vero e proprio fenomeno culturale che riflette la curiosità e l’apertura degli italiani verso nuove esperienze culinarie.
Questa giornata dedicata al sushi non è solo un’opportunità per gustare piatti deliziosi, ma anche per celebrare un viaggio gastronomico che fonde culture e tradizioni diverse. Con la continua evoluzione della cucina giapponese nel nostro Paese, ci chiediamo: quali saranno le prossime tendenze in arrivo?
Il World Sushi Day ci invita a riflettere su quanto questo piatto sia diventato parte integrante della nostra cultura gastronomica. Se sei un amante del sushi, non perdere l’occasione di esplorare nuovi sapori e varietà.
E tu, quale tipo di sushi ordinerai per festeggiare questa giornata speciale? 🍣✨