Torta caprese al limone

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I limoni sono uno degli ingredienti preferiti in cucina, specie quando si tratta di impiegarli nei dolci, non soltanto perché danno quella nota acidula ma gradevole e che riempie di gusto il palato, ma anche grazie allo straordinario profumo che sprigionano quando vengono spremuti o grattugiati. I limoni della Costiera Amalfitana poi sono davvero straordinari, hanno un profumo intenso e mettono in risalto la bontà dei piatti in cui vengono impiegati, come la profumatissima cheesecake al limone che oltre ad avere uno straordinario appeal al palato, ha un odore sensazionale da far venire l’acquolina in bocca.
Ma c’è un altro tipico dolce della costiera amalfitana che è davvero un must nell’impiego di questi straordinari agrumi ed è la torta caprese al limone.

Le origini della torta caprese

Come accade per molti piatti, anche la torta caprese pare sia il frutto di un errore. Si narra che nel 1920 a Capri, Carmine Di Fiore, un cuoco piuttosto conosciuto, si fosse trovato a dover cucinare per tre malavitosi parte del clan di Al Capone. Tra le varie preparazioni i tre malviventi richiesero anche il dolce e probabilmente, il povero cuoco, preso dall’ansia, dimenticò di inserire la farina nell’impasto. A cottura ultimata però Carmine si rese conto che da un pasticcio era nata una vera e propria bontà, ritrovandosi tra le mani con una torta dalla consistenza straordinariamente croccante fuori e morbida dentro e la tradizione vuole che da questo presunto sbaglio nacque la torta più famosa di tutto il golfo di Napoli, declinata oggi in due versioni, entrambe buonissime: al cioccolato e al limone. Di seguito sono presentate delle indicazioni su come preparare a casa la torta caprese al limone, ricordando di scegliere limoni profumatissimi, preferibilmente e se possibile provenienti dalla Costiera Amalfitana.

La ricetta della torta caprese al limone

Gli ingredienti necessari per 8 persone sono:

  • 200 g di mandorle tritate senza buccia
  • 100 g di olio extravergine di oliva
  • 120 g di zucchero a velo
  • 5 uova fresche
  • 180 g del cioccolato bianco preferito
  • 60 g di zucchero
  • 50 g di fecola di patate
  • Una bacca di vaniglia
  • Circa 5 g di lievito per dolci
  • La buccia di due limoni di grattugiati
  • Burro e farina per ungere la tortiera

Procedimento

Per prima cosa bisogna lavorare le mandorle, laddove non si sia ancora fatto, sminuzzandole finemente fino a ridurle in polvere, aiutandosi anche con il mixer. Unire lo zucchero a velo e finire di tritarle, la consistenza deve essere uguale a quella della farina di mandorle. A questo punto tritare a scaglie sottilissime il cioccolato bianco, è sconsigliato farlo con il mixer perché il cioccolato potrebbe riscaldarsi e sciogliersi, piuttosto è meglio usare un tagliere e un coltello dalla lama ben affilata. Unirlo al composto di mandorle e zucchero a velo, aggiungere la fecola, il lievito e la buccia dei due limoni e amalgamare con cura. Mentre si mescola delicatamente aggiungere a filo l’olio extravergine e continuare a girare; una volta ottenuto un composto piuttosto pastoso lasciarlo riposare. Passare quindi alla lavorazione delle uova che dovranno essere montate con le fruste elettriche, insieme allo zucchero classico e alla bacca di vaniglia per circa 5 minuti fino a montarle bene, aggiungerne un paio di cucchiai all’impasto messo da parte e iniziare ad amalgamare dal basso verso l’alto, procedere in questa maniera fino a quando il composto di uova non sarà finito. Quando l’impasto si presenterà in forma piuttosto liquida, versarlo nello stampo precedentemente imburrato e infarinato e cuocerlo in forno preriscaldato per i primi 5 minuti a 200 gradi e per i restanti 45 minuti a 165 gradi.