Caffè in grani: metodi di conservazione, consigli e falsi miti

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Il caffè è una delle bevande più amate al mondo e per molte persone rappresenta una parte importante della propria routine quotidiana.

Ritagliarsi del tempo per prepararsi una tazza del proprio caffè preferito, utilizzando la classica moka o una macchinetta elettrica, è un piccolo ma importante rituale che consente di staccare dalle attività quotidiane, ricaricare le energie e rilassarsi. Insomma, il caffè piace talmente tanto che per molti sarebbe impensabile rinunciarvi, ma non basta scegliere una miscela qualsiasi per assicurarsi di poter sorseggiare un ottimo espresso. Acquistare il caffè in chicchi e macinarlo al momento rimane il miglior modo per poter cogliere tutte le sue inebrianti sfumature di gusto e profumo.

Sebbene conservare il caffè in grani sia più semplice rispetto al conservare il caffè macinato, rimane comunque importante mettere in pratica alcune accorgimenti.

Come conservare il caffè in grani

Innanzitutto, è importante evitare di conservare il caffè in un luogo umido, esposto alla luce o a fonti di calore, in quanto questi fattori influiscono negativamente sul sapore e sulla durata.

Per far sì che il caffè mantenga a lungo le sue caratteristiche, trasferitelo subito dopo l’acquisto in un contenitore a chiusura ermetica e riponetelo in un luogo fresco e asciutto con un tasso di umidità interiore al 50% e una temperatura compresa tra i 15°C e i 25°C.

Per quanto riguarda la scelta nel contenitore destinato alla conservazione del caffè, cercate di evitare la plastica, in quanto potrebbe alterarne il gusto e profumo.

I contenitori ermetici in vetro (come quelli per la marmellata) o in acciaio inossidabile sono entrambi due soluzioni valide. Se preferite il vetro al metallo, sceglietene uno che non sia trasparente, in modo tale che protegga il caffè dalla luce.