Dall’antica Roma un sapore ritrovato, questa ricetta millenaria ti lascerà senza parole: semplice e nutriente

Ricetta millenaria dall’Antica Roma ad oggi, ecco cosa potresti fare e che ti lascerà senza parole: tutti i dettagli e le curiosità

Molto spesso i nostri carissimi utenti appassionati di cucina, amano scoprire nuove ricette che richiamano le tradizioni millenarie della propria terra ma anche in generale dell’Italia intera. Abbiamo deciso, quest’oggi, di parlarvi di una ricetta millenaria derivante proprio dall’Antica Roma: siamo sicuri che appena scoperta non ne possiate più fare a meno, vediamo insieme in questo articolo come realizzarla, i dettagli e le curiosità che fanno la differenza.

Gli anni d’oro sono davvero interessanti circa le ricette che, con ingredienti semplici, veri, gustosi e dal sapore unico, richiamano delle tradizioni culinarie che sembrano essersi perse nel tempo, anche se in realtà non lo sono perché richiamano una storia, una tradizione e una cultura lunga millenni.

I lettori appassionati di ricette questo lo sanno bene e, per questo, sono curiosi di scoprire ricette da provare in compagnia di ospiti che hanno sia in occasioni speciali che familiari e che possano ringraziarli per averli fatto scoprire un’identità culinaria mai analizzata prima d’ora.

Oggi, andiamo a scoprire un piatto dell’antica Roma che vi calmerà da tutti i nervosismi quotidiani e vi farà ritornare indietro nel tempo: stiamo parlando del Puls fabacia.

Puls fabacia, torniamo indietro di millenni: ecco i dettagli che fanno la differenza

Quando ricordiamo l’epoca dell’Antica Roma, facciamo riferimento anche ai cibi semplici di cui erano innamorati i Re e le Regine dell’epoca. Tra questi, sicuramente rientrava una puls fabacia per Carna, la dea della carne, la quale secondo Macrobio, nella quale si chiede come sacrificio e desiderio quello di mantenere in perfetta salute il fegato, il cuore e gli organi interni.

puls fabacia

A questa dea, quindi, si offrono o la puls fabacia e il laridum, essendo questi i cibi che maggiormente irrobustiscono il corpo e questo termine può essere interpretato in 2 modi: uno fatto con le fave e l’altro fatto con fave cotte con il lardo.

E’ molto interessante notare come il lardo sia presente in moltissimi cibi per i plebei e i contadini ma viene apprezzato anche il grasso di cottura. Passiamo agli ingredienti per realizzare questo super piatto antico:

  • 150 grammi di farro
  • 200 grammi di fave fresche
  • 150 grammi di guanciale
  • 1 bicchiere di latte
  • sale

Procedimento

Come primo passaggio non ti resta che pestare grossolanamente il farro nel mortaio, poi cuocerlo con l’acqua e due pizzichi di sale per circa 40 minuti.

Successivamente, aggiungere il latte poco per volta, pestandolo con il cucchiaio fino a ridurlo a una crema e cuocere altri 20 minuti. Far sciogliere il guanciale in padella, aggiungere il latte poco per volta, pestandolo con il cucchiaio fino a ridurlo a una crema e far cuocere per altri 20 minuti. Impiattare e servire a tavola.

Scritto da sviluppowebdevgsc

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