Dolci di Pasqua lancianesi: tradizioni dell’Abruzzo

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Le incognite sul menù da proporre a parenti e amici per la domenica santa non mancano: che dolce servire per Pasqua? Meglio acquistare una torta in una pasticceria oppure puntare sul fai da te? Bisogna scegliere dolci della tradizione, sulle specialità locali o sui dessert della novelle cousine? Niente paura, amiche: ecco una ricca selezione di dolci di Pasqua lancianesi.

Dolci di Pasqua lancinaesi

Si tratta di ricette tipiche dell’enogastronomia abruzzese, con ingredienti gustosi che accontentano tutti i palati: dai celli ripieni ai banconotti passando per la pupa, il cavallo e il cuore. La pasticceria di Lancio offre proposte varie e variegate. Cioccolato, crema, sac a poche e un po’ di olio di gomito: vediamo come realizzare insieme dei deliziosi dolci di pasqua lancianesi.

Celli ripieni

I celli ripieni sono dei saporiti biscotti farciti: su una pasta base di acqua, farina, olio e vino viene spalmata una deliziosa confettura d’uva.

Il risultato è un dolce croccante e friabile dal gusto decisamente alcolico e ricco. E’ una preparazione molto dolce, la ricetta è economica e alla portata di tutti: bastano appena 30 minuti per realizzare dei celli ripieni a regola d’arte.

  • 500 grammi di farina;
  • 150 ml di vino bianco secco e fermo;
  • 500 grammi di confettura di uva;
  • 50 grammi di biscotti secchi;
  • 100 grammi di mandorle bianche;
  • olio, zucchero, cannella, limone e cacao quanto basta.

  1. In primis pelate e tritate le mandorle e unitele ai biscotti secchi, triturando il tutto piuttosto finemente: per un risultato ancora migliore, tostate leggermente le mandorle.
  2. A questo punto unite la confettura d’uva con gli aromi: cannella, limone, cacao quanto basta, andate a occhio e assaggiare.
  3. Poi incorporate il trito di biscotti e mandorle con questo impasto, mescolate per far mischiare tutti gli elementi e lasciate riposare per mezz’ora.

  4. Ora bisogna aggiungere il vino: scaldatelo su un pentolino insieme a due cucchiai abbondanti di zucchero, mescolate, poi aggiungete la farina a filo e create un impasto liscio, senza grumi.
  5. Un’altra mezz’ora di riposo e la pasta è pronta: stendetela aiutandovi con un mattarello o con la macchina della pasta per avere una sfoglia sottile, farcite con la confettura d’uva come fosse un raviolo ripieno e richiudete dando la forma di un tortellino.

  6. I celli vanno in forno ventilato a 200 gradi per 15 minuti: quando sono pronti, sfornate e completate con una passata di zucchero a velo.

Bocconotti

  • 250 grammi di farina;
  • 200 grammi di zucchero;
  • un tuorlo;
  • un bicchiere di marsala;
  • 100 grammi di cioccolato;
  • 100 grammi di mandorle;
  • una confezione di caffè solubile;
  • olio, zucchero, cannella, limone e cacao quanto basta.

Pasta frolla arricchita da un ripieno di cioccolato, mandorle e caffè: i bocconotti sono una fagottino dolce con un interno che ricorda una torta caprese. Facili da preparare – si tratta di due lavorazioni distinte ma molto semplici – richiedono 40 minuti di lavoro e si mantengono bene per una settimana.

  1. Per prima cosa bisogna fare la pasta frolla: unite il tuorlo d’uovo, lo zucchero e la farina a un abbondante giro d’olio.

  2. Mescolate e aromatizzate con una grattugiata di limone e un bicchierino di marsala.
  3. Lavorate l’impasto a mano per formare una sfera omogenea, senza grumi e lasciatela riposare in frigo.
  4. Ora occupiamoci del ripieno: in una soluzione di acqua e zucchero caldi versate mandorle, cioccolato tritato fino e un bicchierino di caffè solubile, poi portate a ebollizione e unite uova e cannella.
  5. In ogni bocconotto ci vanno due cucchiai di questa farcia: rivestite i pirottini di pasta frolla e inserite il ripieno al centro, lo spessore giusto è di al massimo due centimetri, dopodiché chiudete e infornate.

  6. Questi fagottini sono difficili da cuocere: 30 minuti a 180 gradi possono bastare, ma fate la prova dello stuzzicadenti e fate dorare la frolla.
  7. Terminata la cottura sfornate i bocconotti e guarnite con lo zucchero a velo. A piacimento, potete arricchire la farcitura con uva passa o uva candita.