Quanto dura il sushi in frigo: come conservarlo al meglio

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Il sushi per molti estimatori della cucina orientale è un piatto irrinunciabile, tant’è che sempre più persone scelgono di prepararlo in casa.

Esistono innumerevoli tipologie di sushi: molte di queste prevedono, oltre al riso e alle alghe, l’utilizzo del pesce crudo come ingrediente principale, ma non mancano le varianti vegane o a base di carne cotta, altrettanto sfiziose e saporite. Se si ordina del sushi a domicilio o si decide di prepararlo in casa, è sempre bene non eccedere con la quantità, in modo tale da poterlo consumare tutto e subito. Delle volte, tuttavia, è inevitabile che si generino degli avanzi: capita di avere ospiti a cena e di non riuscire a quantificare bene le dosi, oppure di sentirsi sazi prima del previsto.

Insomma, la domanda che ci si pone è: quanto dura il sushi in frigo ed entro quanto è necessario consumarlo? Scoprite la risposta nel prossimo paragrafo.

Quanto dura il sushi in frigo?

Parliamoci chiaro: il sushi è per sua natura un alimento estremamente delicato e facilmente deperibile, specialmente se viene preparato con il pesce crudo. La sua durata è molto breve, e anche se correttamente refrigerato sarebbe bene non conservarlo per un periodo superiore alle 24 ore.

Se decidete di conservarlo fino al giorno seguente, abbiate cura di avvolgerlo accuratamente con più strati di pellicola trasparente, in modo tale da sigillarlo, rallentare la proliferazione batterica ed evitare la contaminazione con altri alimenti presenti in frigo. In alternativa, potete riporlo all’interno di uno o più contenitori a chiusura ermetica.

La temperatura

La temperatura è fondamentale: per poter durare fino al giorno seguente, il sushi deve essere conservato a una temperatura compresa tra i 0° e i +4°.

Se non siete sicuri che il vostro frigorifero riesca a mantenere una temperatura così bassa, evitate di conservarlo per non compromettere la vostra salute.