Enrico Crippa, chi è lo chef di Piazza Duomo ad Alba

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Dalla sua cucina in Brianza ai banchi dei più grandi ristoranti del Mondo.

Il padrone di casa di “Piazza Duomo” nelle Langhe è uno dei più grandi chef al mondo. La conquista della terza stella Michelin ha condotto Enrico Crippa ad inscriversi nell’olimpo dei grandi della cucina. La sua partecipazione nella terza stagione di Masterchef Italia non è passata inosservata.

Enrico Crippa: la carriera

Enrico Crippa è uno chef italiano da 3 stelle Michelin e il sesto migliore chef a livello mondiale secondo Top Best Chef Awards del 2017.

Nato a Carate Brianza nel 1971, Crippa ha appreso l’arte del mestiere da uno dei migliori chef italiani, Gualtiero Marchesi. Durante la sua formazione ha studiato con altri noti chef come Michel Bras e Ferran Adrià.

Nel 1996 proprio Gualtiero Marchesi incaricò Crippa di andare a Kobe, in Giappone, per inaugurare un suo ristorante. Dopo un anno Enrico Crippa si trasferisce a Osaka, al Rhiga Royal Hotel, dove rimarrà come chef fino al 1999.

Nel 2003 arriva la chiamata dalla famiglia Cerretto, proprietari della Barolo Brothers, grazie alla quale Crippa riesce ad aprire il suo ristorante Piazza Duomo, ad Alba. Il territorio delle Langhe ha dato, negli anni, grandi soddisfazioni a chef Crippa. Nel 2009 arriva la prima stella Michelin, seguita dalla seconda nel 2012 e dalla terza l’anno successivo.

Tra tradizione ed innovazione

Le Langhe non sono la terra natale di Enrico Crippa, che è nato e cresciuto in Brianza.

Tuttavia, non sono neanche così lontane dalle sue terre e questo lo ha portato ad ambientarsi subito. A spingerlo a rimanere tra i colli piemontesi è la passione e l’attenzione verso quel territorio.

Consapevole dell’ottima cucina delle Langhe, a partire dalle osterie a conduzione familiare, Crippa ha voluto portare in questo territorio la propria proposta culinaria. La sua cucina punta sull’innovazione, ma senza mai perdere di vista i principi e le tecniche della cucina tradizionale.

Molti considerano la cucina di Enrico Crippa come una cucina zen, tanto sono precisi e ordinati i suoi piatti, con un sorprendente equilibrio gustativo. Alla base dei suoi piatti ci sono ingredienti stagionali, coltivati e selezionati con cura a pochi chilometri di distanza dal suo ristorante.

Un’altra passione di Enrico Crippa, oltre alla cucina, è l’orto: lo chef di Piazza Duomo conosce bene le verdure di ogni stagione e sa come esaltarne i sapori.

Gli ingredienti genuini e di qualità mescolati alla grande personalità e passione di chef Crippa danno come risultato dei piatti eccellenti, da 3 stelle Michelin appunto. Al ristorante Piazza Duomo non solo si pranza e si cena, ma si fa una vera e propria esperienza sensoriale.

Cucina biologica e impiattamento

La cucina di Enrico Crippa coniuga sapientemente e in modo armonico la tradizione culinaria delle Langhe con la costante ricerca dell’innovazione.

Crippa parte da una cucina locale che, già di per sé, non ha bisogno di grandi presentazioni, cercando di trovare gli accostamenti migliori con la sua personalità e il suo estro da grande chef.

Tutto inizia da una grande conoscenza dei ritmi della natura. Chef Crippa, osservando l’evolversi delle stagioni, sa bene quando potrà avere le verdure migliori per cucinare i suoi piatti. Conosce la qualità della materia prima ancor prima che questa arrivi in cucina.

La grande importanza che ha l’orto per Enrico Crippa è testimoniata anche dalla presenza di due giardinieri di fiducia che lavorano per lo chef, occupandosi ogni giorno delle piante coltivate. Infine i fiori, i frutti e le verdure arrivano in cucina e vengono trasformate in capolavori dalle mani di chef Crippa e del suo staff.

Piatti gustosi, equilibrati e ricercati, che fanno esplodere un turbinio di emozioni positive quando raggiungono le papille gustative.

Niente è lasciato al caso nei piatti di Enrico Crippa: tutti gli elementi che compongono la portata devono essere messi al loro posto, in una coreografia ordinata e impeccabile, degna di una vera e propria opera d’arte. Proprio come un artista, infatti, chef Crippa non segue uno schema per l’impiattamento: si lascia guidare dalla sua mano e dalla sua gestualità spontanea ma sempre ordinata e precisa.