Tempo di conservazione dell’olio d’oliva: curiosità e consigli

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L’olio extravergine d’oliva è considerato il migliore tra gli oli vegetali, per il suo ottimo contenuto di grassi monoinsaturi e sostanze benefiche quali i polifenoli.

Le sue straordinarie proprietà lo hanno reso nel corso dei secoli un simbolo della dieta mediterranea, nonché un ingrediente pressoché insostituibile in cucina.

Se acquistare un buon olio extravergine d’oliva è importante (la qualità si vede e si sente), anche sapere come conservarlo correttamente è fondamentale per evitare un precoce deterioramento e un’alterazione del gusto e del profumo.

Quanto tempo dura l’olio d’oliva in dispensa e quali sono i migliori metodi di conservazione? Proseguite la lettura per scoprirlo!

Quanto dura l’olio d’oliva?

Partiamo da uno dei quesiti più gettonati: l’olio d’oliva ha scadenza? Domanda più che lecita, se si considera che molti degli ingredienti più utilizzati in cucina, tra cui il miele, non hanno una vera e propria data di scadenza.

L’olio extravergine d’oliva è un prodotto tanto pregiato quanto delicato, che se esposto a fonti di luce e calore tende (come tutti i grassi, vegetali e non) a irrancidirsi, tuttavia non ha una data di scadenza precisa, come invece accade per altri alimenti ad alta deperibilità, come uova, latticini, carne e pesce.

Se osservate la confezione, noterete in etichetta la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il”, seguita da una data che sta a indicare il termine minimo di conservazione. Per l’olio extravergine d’oliva, solitamente si utilizza un TMC di 12 o 18 mesi, trascorsi i quali probabilmente si noterà qualche differenza in termini di gusto e aroma.

L’olio extravergine d’oliva conservato correttamente solitamente risulta ancora commestibile anche dopo aver superato il termine minimo di conservazione verificate voi stessi, valutando l’odore, l’aspetto e il sapore.

Come conservare l’olio d’oliva

Siete in dubbio su come si debba conservare correttamente l’olio extravergine d’oliva? Chiariamo innanzitutto che non è necessario riporlo in frigorifero, ove per altro tenderebbe a solidificarsi, bensì è sufficiente rispettare alcune accortezze base:

  • conservatelo all’interno di una bottiglia in vetro scuro, in un luogo non esposto alla luce;
  • scegliete un ambiente in cui la temperatura sia compresa tra i 12°C e i 18°C;
  • l’esposizione all’aria accelera il processo di ossidazione, dunque evitate di conservarlo a lungo all’interno di oliere non provviste di tappo antirabbocco.