Cucina laziale: dall’amatriciana alla carbonara, come portare in tavola i sapori della tradizione

La tradizione culinaria laziale è senza dubbio una delle più caratteristiche e popolari all’interno della penisola, con tanti piatti tipici che hanno reso celebre la regione italiana nel mondo.

Cucina laziale: dall’amatriciana alla carbonara, come portare in tavola i sapori della tradizione

La tradizione culinaria laziale è senza dubbio una delle più caratteristiche e popolari all’interno della penisola, con tanti piatti tipici che hanno reso celebre la regione italiana nel mondo. Dall’amatriciana alla carbonara, fino alla famosa cacio e pepe, i sapori della tradizione della cucina laziale sono un vero e proprio simbolo d’eccellenza.

Si tratta di ricette che richiedono rigorosamente l’utilizzo di prodotti di qualità, indispensabili per ottenere un gusto e un aroma distintivi. Dal tipo di pasta giusta ai pomodori più adatti, ogni ingrediente deve essere scelto con la massima cura, con il Pecorino Romano DOP che valorizza e accompagna i sapori di tutti e tre i piatti iconici.

Come riporta anche il sito web di Pinna Formaggi, azienda che produce formaggi di pecora e capra e li vende in tutto il mondo da oltre cento anni, si tratta di un prodotto tutelato dal Consorzio e realizzato solo in Sardegna, nel Lazio nella provincia di Grosseto con il latte e il caglio delle gregge locali: un gioiello della gastronomia italiana la cui storia inizia con l’Impero Romano e arriva fino ai giorni nostri.

Pasta all’amatriciana: il simbolo della cucina laziale

Tra i piatti iconici della cucina laziale c’è l’amatriciana, una ricetta conosciuta anche come matriciana nel dialetto romanesco. Si tratta di una pasta tipica della tradizione di Amatrice, una piccola cittadina situata in provincia di Rieti.

L’amatriciana è un sugo figlio della gricia, un condimento a base di olio, pepe e guanciale tipico del paesino di Grisciano, con l’aggiunta dell’immancabile salsa di pomodoro già nel XVII secolo.

Per realizzarla è necessario scegliere il formato di pasta giusto, orientandosi tra spaghetti, bucatini, rigatoni o mezze maniche, pomodori pelati di qualità o pomodori rossi maturi, il guanciale o la pancetta e il pecorino romano DOP. È un formaggio dal sapore complesso e ricco, prodotto dal latte ovino e in grado di offrire elevate proprietà nutritive, con una maturazione minima di 5 mesi che consente di ottenere un formaggio naturalmente senza lattosio.

Per la preparazione servono anche l’olio extravergine d’oliva italiano, il peperoncino, dello scalogno, del vino bianco secco e po’ di sale. La realizzazione è piuttosto semplice e veloce, basta rosolare la pancetta o il guanciale in olio EVO, aggiungere il peperoncino e sfumare con il vino bianco, unire i pomodori, versare la pasta e mettere il pecorino romano DOP e un po’ di pepe fresco mescolando bene prima di servire.

La pasta alla carbonara: rigorosamente con guanciale e pecorino romano DOP

Un altro piatto tipico della cucina laziale è la pasta alla carbonara, una delle ricette più celebri della cucina italiana tradizionale a livello mondiale. Sono molte le leggende che gravitano intorno a questo piatto, in ogni caso sembra che il primo accostamento in cucina tra la pasta e le uova avvenga nel 1700, come testimoniato da un antico ricettario del cuoco Vincenzo Corrado.

Nonostante le sue antiche origini, il nome “carbonara” sembra apparire per la prima volta in un film degli anni 50, Cameriera bella presenza offresi…, mentre la ricetta come la conosciamo oggi venne codificata soltanto negli anni 60, quando per la prima volta venne introdotto il guanciale di maiale per sostituire la pancetta, fino all’eliminazione della panna con l’inserimento del pecorino romano DOP negli anni 90. Con la rimozione della panna vengono aggiunti alcuni albumi d’uovo, per garantire quella cremosità caratteristica al piatto.

Per realizzarla occorrono pochissimi ingredienti, a partire dal pecorino romano DOP fino ad arrivare alle uova, passando per il guanciale e pepe: tutti elementi con cui si va a creare il condimento con cui insaporire la pasta, che può essere scelta guardando a formati come spaghetti e rigatoni.

Per la preparazione basta mettere a cuocere la pasta iniziando nel frattempo a tagliare il guanciale a cubetti e a farlo rosolare in padella, eliminando il grasso in eccesso ma conservandone una parte.

In seguito, bisogna sbattere due uova intere e due tuorli, aggiungere un po’ di grasso del guanciale e mescolare bene, unendo anche il pecorino romano DOP grattugiato e molto pepe. Quindi non rimane che scolare gli spaghetti e metterli nella padella col guanciale, aggiungere il condimento e amalgamare a fuoco spento.

Pasta cacio e pepe: il piatto tipico laziale perfetto per i cheeselovers

La pasta cacio e pepe è un piatto della tradizione culinaria laziale perfetto per gli appassionati di formaggi, una ricetta che rispetta i dettami classici della cucina del territorio e ha come grande protagonista il pecorino romano DOP.

Per la preparazione bisogna mettere in una ciotola il pecorino romano DOP grattugiato e il pepe nero, possibilmente pestando i grani in un mortaio per ottenere un aroma più intenso.

Poi basta cuocere la pasta, scolarla al dente e conservare l’acqua di cottura. A questo punto si mette nella ciotola con il pecorino romano DOP e il pepe nero macinato, mescolando il tutto e aggiungendo un paio di cucchiai di acqua di cottura per migliorare l’amalgama.

Questo piatto simbolo della romanità a tavola ha le sue origini nella transumanza, quando i pastori conducevano le greggi nei pascoli dell’agro pontino e portavano con loro ingredienti poveri per preparare piatti veloci e semplici.

La pasta cacio e pepe iniziò quindi a essere servita nelle osterie della zona, fino a trasformarsi in un’icona della cucina laziale conosciuta in tutto il mondo e in grado di valorizzare prodotti d’eccellenza come il pecorino romano DOP.

Scritto da Redazione Food Blog
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