Il caffè: i benefici dell’oro verde

Esistono diverse qualità di caffè riconducibili ad altrettanti tipi di questa bevanda, almeno 3: arabica, robusta e liberica.

Il caffè è la bevanda più diffusa e apprezzata al mondo. Molti lo assumono al mattino per la prima colazione, altri lo prendono durante la giornata o lo offrono come segno di benvenuto.

È una bevanda talmente antica che si lega alla storia e alle tradizioni dell’uomo di ogni tempo, se è vero che è nota fin dal IX secolo in Etiopia, dove cresce spontaneamente. Le sua commestibilità fu scoperta pare da un gruppo di monaci che osservarono delle capre cibarsi di foglie e frutti di alcuni arbusti.

Nei secoli il caffè si è diffuso come piantagione anche nei vicini stati dello Yemen, dell’Egitto e dell’Arabia.

Da qui, a seguito delle scoperte geografiche e dell’intensificarsi dei commerci nel Mediterraneo e anche oltre oceano, questa bevanda ha conquistato il palato e la quotidianità di miliardi di persone.

Oggi il Paese che ne produce maggiormente a livello mondiale è il Brasile, che ne ha fatto un simbolo e un riferimento della propria cultura.

A prescindere da tutto, il caffè è uno stile di vita che accomuna tutto il mondo, così apprezzato e amato che pur di non farne mai a meno in ogni ambiente e contesto, le aziende di caffè hanno inventato il caffè a cialde o le capsule di caffè, come quello di qualità de IlCaffeItaliano.it, per gustare il proprio momento di gustoso piacere anche fuori casa.

Esistono diverse qualità di caffè riconducibili ad altrettanti tipi di questa bevanda, almeno 3: arabica, robusta e liberica.

Il caffè arabica, forse quello più noto, cresce in Etiopia e nelle regioni fertili dell’Arabia, fino in Brasile e in India e si presenta con arbusti alti anche di 6 metri.

I chicchi sono verdi, contengono poca caffeina e il sapore del caffè che si ottiene è delicato e molto aromatico.

La qualità arabica a oggi interessa almeno il 75% del mercato mondiale e viene anche miscelata per ottenere sapori, aromi e qualità tra le più varie.

Il caffè robusta è originario dell’Africa centrale, soprattutto coltivato in Congo. Il suo pregio è fornire quantità considerevoli ed è per questo che spesso è impiegato per realizzare le miscele, abbassando anche i costi.

La qualità liberica si trova soprattutto sull’isola di Giava, nel Borneo e si distingue dalle altre per avere chicchi di dimensioni più grandi. Per questo viene utilizzata anche negli incroci, per potenziare il rendimento e dare vita a variabili con caratteristiche, però, che non sempre sono apprezzate al palato.

La lavorazione di un caffè di qualità dopo la raccolta avviene attraverso metodi diversi, uno dei quali è il metodo asciutto.

È cosi chiamato perché i chicchi vengono velocemente lavati e poi lasciati essiccare al sole oppure negli appositi essiccatori.

C’è poi il metodo umido, che prevede diversi lavaggi dei chicchi, che in una fase vengono anche lasciati macerare.

Alla fine subiscono lo stesso trattamento di essiccazione, naturale o nei forni.

Infine, si utilizza anche un terzo metodo, che può considerarsi un incrocio tra quello asciutto e quello umido.

La torrefazione avviene in un secondo momento, cioè quando i sacchi con i chicchi essiccati vengono consegnati all’acquirente.

Questo processo si realizza con la tostatura a varie temperature, che determina il gusto, le note aromatiche, la persistenza e la corposità.

Il consumo del caffè italiano che è uno dei più amati, come tutti gli altri, avviene dopo essere stato macinato.

In base al metodo utilizzato è necessario che si ottengano varie dimensioni del granulato, in modo che l’acqua possa filtrare in modo agevole e restituire tutte le note aromatiche e di gusto che ci si aspetta.

Per il caffè espresso è necessaria una macinatura molto fine, per la moka è ideale quella medio-fine e per il filtrato è indicata quella grossa.

I benefici del caffè

I luoghi comuni riferiti al caffè parlano spesso di pochi benefici che il caffè può dare, ma alla luce di recenti ricerche e studi, possono essere sfatati, facendo le dovute distinzioni e precisazioni.

Gli studi hanno confermato che agisce positivamente sul potenziamento sia delle facoltà intellettive che dell’energia fisica.

La bevanda è stata definita psicoattiva e per questo motivo tutti gli effetti sono maggiori nei soggetti che non la bevono abitualmente.

Per chi invece prende 3-4 tazzine al giorno, che è la quantità giornaliera consigliata, abbassa il battito cardiaco e innalza leggermente la pressione arteriosa. Un aspetto questo favorevole agli ipotesi.

La caffeina pare non sia alla base né di eventi cardiaci né dell’aumento del colesterolo.

Ha effetti broncodilatatori perché rilassata il tessuto polmonare, motivo per cui è tanto apprezzata dai fumatori e potrebbe alleviare l’asma. Infine, è in grado di rallentare il metabolismo, contribuendo in piccola parte alla perdita di peso.

Scritto da Redazione Food Blog
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