Minipimer: cos’è, a cosa serve e quale acquistare

Il minipimer è un frullatore a immersione: si tratta di uno strumento molto pratico e versatile, utilizzato in cucina per diverse preparazioni anche in merito alla presenza di vari accessori. É molto semplice da usare, occupa uno spazio minimo e può offrire prestazioni eccellenti, oltre alla possibilità di effettuare numerose lavorazioni.

In genere, il minipimer viene usato in prevalenza per la preparazione di creme e di salse, per la maionese, per montare la panna o le chiare d’uovo ma, grazie alla dotazione di accessori, spesso consente di ottenere anche ottimi passati di verdure, frullati e mousse.

Come spiegato nella guida sui migliori minipimer professionali, i vantaggi principali di questo tipo di frullatore sono l’ingombro ridotto, la versatilità e la praticità: il minipimer può essere riposto in un cassetto, trova spazio anche nelle cucine più piccole e arriva ad essere tranquillamente comparato anche ad un frullatore tradizionale o a un mixer.

In commercio è possibile trovare un vasto assortimento di frullatori a immersione che, pur essendo piuttosto simili, dispongono di dettagli tecnici, prestazioni e accessori differenti, tra i quali ognuno può trovare il più adatto alle proprie esigenze di cucina.

I criteri di scelta per un frullatore a immersione

Come si è detto, i minipimer sono esteticamente abbastanza simili, tuttavia esistono differenze sostanziali tra i vari modelli che permettono di usufruire di prestazioni differenti. La scelta di un modello o dell’altro dipende essenzialmente dalle necessità personali e dal proprio stile di cucina, che può essere semplice o elaborato, richiedendo quindi uno strumento dalle performance superiori.

La potenza è senza dubbio un criterio importante nella scelta di un minipimer: in media la potenza ideale varia tra gli 800 e i 1000-1200 W. Apparecchi di potenza inferiore sono sicuramente più economici ma, ovviamente, non possono garantire performance elevate.

Per la maggior parte, i frullatori a immersione sono costituiti da due parti: il blocco motore, che comprende anche l’impugnatura, e il gruppo delle lame, talvolta sostituibile con altri accessori. In questo modo la pulizia del dispositivo può essere effettuata in maniera molto rapida e accurata.

I modelli di fascia più bassa sono caratterizzati da un blocco unico: in questo caso la pulizia diviene più complicata e non è data la possibilità di sostituire le lame standard con altri accessori. Si tratta comunque di uno strumento pratico, maneggevole e più che sufficiente per un utilizzo di base.

L’ergonomia e la comodità sono elementi di importanza rilevante: scegliere un frullatore a immersione con un’impugnatura che permetta una presa salda significa poter lavorare con la massima sicurezza e tranquillità.

Un minipimer economico ed essenziale in genere è realizzato in materiale plastico, nel caso di esigenze maggiori si consiglia di scegliere un modello in acciaio, più adatto ad un utilizzo intensivo e prolungato.

Frullatore semplice o mixer ad immersione

In commercio si trovano anche i così detti mixer ad immersione, ovvero strumenti che, pur mantenendo le caratteristiche di compattezza, praticità e versatilità di un minipimer, raggiungono le prestazioni di un mixer da cucina: sono quindi in grado di tritare, sminuzzare, frullare, impastare ed eseguire altre funzioni specifiche, grazie alla presenza di una serie completa di accessori, non solo lame e fruste ma anche contenitori.

Scritto da Redazione Food Blog
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