Come cucinare il porro

La sua coltivazione risale a molti millenni prima di Cristo: il porro era amato dagli Egizi e, ancora oggi, è una coltura tipica del Medio Oriente. La cucina araba e maghrebina fanno un largo uso uso delle foglie del porro, che è stranamente diventato l’ortaggio-simbolo del Galles.

Nerone, il famoso imperatore, era detto “porrofago”, perché – si narra – fosse particolarmente ghiotto di porri. Sicuramente i Romani conoscevano le molte proprietà di un ortaggio, i cui benefici sono tramandati persino dalla medicina tradizionale cinese.

Come cucinare il porro

Simile alla cipolla nel gusto, ma anche nell’aspetto, il porro è molto versatile e, benché il suo sapore sia meno intenso di quello della cipolla, è utilizzato per insaporire diverse pietanze. Ipocalorico, ma ricco di vitamine, contiene anche molti minerali. È previsto in molte diete, possiede proprietà diuretiche, lassative, antisettiche e il suo uso è consigliato nella profilassi, talvolta persino nella terapia omeopatica, di epatie e infezioni.

Curiosi di scoprire come cucinare quest’ortaggio poco usato, ma adatto a qualsiasi uso? Si può cucinare nei modi più disparati, spesso usato per accompagnare, è ottimo anche gratinato o semplicemente stufato.

Vellutata di porro

Il freddo inverno è alle porte? Niente potrà ristorarvi e, soprattutto, riscaldarvi più efficaciemente di una deliziosa vellutata di porri, da insaporire con qualche ciuffo di erba cipollina e con del pan grattato. (Qui per vedere la ricetta nel dettaglio).

Pasta condita al porro

Se non riuscite a rinunciare all’inconfondibile italianità della pasta, perché non provare qualche gustosa ricetta per unirla a una salsa di porri, dal sapore delicato, ma certamente intenso e con il minimo apporto calorico? Cotto nel burro, con pochi aromi, magari insieme a una punta di zafferanno, quest’ortaggio diverrà un sugo perfetto. (Qui per vedere la ricetta nel dettaglio).

Quadrucci di porro

La versalità del porro potrebbe stupirvi: tipico della cucina mediorientale, si presta, infatti, a ricette sfiziose e originali, dai profumi esotici. Alcune ricette arabe ne prevedono l’uso persino nella preparazine dei famosi, e deliziosi, falafel. Se siete appassionati di street-food, o volete semplicemente stupire i vostri ospiti con un antipasto insolito, provate a preparare i quadrucci, magari col taleggio. (Qui per vedere la ricetta nel dettaglio).

Come pulire il porro

Del porro, si mangia solo la parte bianca, fresca, profumata, adatta a qualsiasi uso. Le foglie possono essere usate per guarnire i piatti, anche se previste nelle ricette più arabeggianti.

Eliminate, quindi, il fondo del vostro ortaggio, ricordandovi di rimuovere non soltanto le radici, ma anche il fondo. Mondate, poi, tagliando la parte più verde: ossia la parte alta delle foglie. Potreste, quindi, notare tracce di terriccio o sabbia che verranno via in pochissimo tempo sotto un getto d’acqua. A questo punto, l’ortaggio è pronto per essere tagliato a rondelle e utilizzato per le vostre ricette.

Come cuocere il porro

Avete pulito il porro: non vi resto che cuocerlo e, per farlo, potete seguire le più svariate modalità.

Porro stufato

Un metodo particolarmente diffuso può essere quello di stufarli. Vi basterà, dopo aver scaldato il brodo, versare i porri in padella e lasciarli cuocere per qualche minuto, finché avranno assorbito il sapore del brodo.

Porro saltato in padella

Se avete poco tempo a disposizione, i vostri porri, anche semplicemente saltati in padella con olio o burro, specialmente se freschi, avranno un ottimo sapore da esaltare, eventualmente, con un po’ di zenzero tritato.

Porro bollito

Un ultimo metodo, sicuramente diffuso, sarà quello di aggiugere i vostri porri all’acqua bollente. Coprite poi la pentola con un coperchio, abbassando il fuoco, lasciando sobollire per meno di trenta minuti. Scolateli e, quindi, conditeli come più vi piace.

Scritto da Redazione Food Blog
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