Scorzonera e scorzobianca: riscoperta di radici nutrienti e versatili

Scopriamo le differenze tra scorzonera e scorzobianca, due ortaggi dalle radici ricche di nutrienti.

Introduzione alle radici dimenticate

Negli ultimi anni, la scorzonera e la scorzobianca hanno iniziato a guadagnare popolarità tra chef e appassionati di cucina. Questi ortaggi, originari dell’Europa orientale, sono noti per le loro radici commestibili e nutrienti. La loro riscoperta è dovuta non solo al sapore unico, ma anche ai numerosi benefici per la salute che offrono. In questo articolo, esploreremo le differenze tra queste due varietà, i loro usi in cucina e i vantaggi nutrizionali.

Caratteristiche botaniche e differenze

La scorzonera, scientificamente conosciuta come Tragopogon hispanica, e la scorzobianca, o Tragopogon porrifolius, appartengono entrambe alla famiglia delle Composite. Sebbene possano sembrare simili, presentano alcune differenze distintive. La scorzonera ha radici scure e sottili, con una polpa color crema e un sapore intenso, mentre la scorzobianca ha una corteccia chiara e una polpa bianca, dal gusto più dolce. Entrambe le piante sono resistenti e possono superare il metro di altezza, con fiori gialli per la scorzonera e violetti per la scorzobianca.

Benefici nutrizionali delle radici

Le radici di scorzonera e scorzobianca sono ricche di sostanze nutritive. La scorzonera è un’ottima fonte di vitamine B2, B6, C e minerali come potassio, calcio e ferro. Grazie al suo contenuto di inulina, è particolarmente utile per la digestione e per regolare i livelli di zucchero nel sangue, rendendola ideale per chi soffre di diabete. D’altra parte, la scorzobianca, con il suo sapore dolce, è ricca di sali minerali e vitamine A e C, che favoriscono la salute della pelle e il recupero muscolare.

Utilizzi culinari e preparazioni

In cucina, la versatilità di questi ortaggi è sorprendente. La scorzonera può essere consumata sia cruda che cotta, rendendola perfetta per insalate fresche, contorni fritti o risotti particolari. La scorzobianca, invece, è più adatta a preparazioni cotte, come lessature o cotture al vapore, poiché la sua consistenza cruda può risultare meno gradevole. Entrambi gli ortaggi si abbinano bene a piatti di pesce e arrosti, ma la scorzobianca può anche essere utilizzata in purè e vellutate, grazie al suo sapore delicato.

Conservazione e coltivazione

Per mantenere la freschezza delle radici, è consigliabile conservarle in frigorifero, preferibilmente in un sacchetto di carta o avvolte in un panno di cotone. Questo metodo aiuta ad assorbire l’umidità in eccesso e a prevenire la formazione di muffe. Se si desidera coltivare scorzonera e scorzobianca, queste piante richiedono poche cure e si adattano bene a climi temperati, rendendole ideali per gli orti domestici.

Scritto da Redazione Food Blog

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