Cibo e mal di testa: quali sono quelli da evitare

Il mal di testa è molto fastidioso ma, quasi sempre, non è certo preoccupante. Ecco quali cibi ci aiutano e quali, invece, no.

Tra cibo e mal di testa ci può essere associazione. Esistono, infatti, dei cibi che possono favorire l’insorgere di questo problema. Cerchiamo di capire, quindi, attraverso questo articolo quali sono i cibi da evitare e quelli, invece, da preferire.

Cibo e mal di testa

Il mal di testa è un sintomo molto comune, che può riguardare diverse cause. Si contano, infatti, tantissimi tipi di mal di testa differenti tra loro. Può essere causata da un raffreddore, dall’influenza, da stanchezza, ma anche da dolori muscolari o articolari. Esso può insorgere anche a seguito di intolleranze o allergie a delle sostanze che ingeriamo. Se, infatti, siamo allergici ad un cibo, la reazione che si può verificare, oltre ai rush cutanei può essere una bella cefalea! Ci sono dei cibi che, inoltre, favoriscono l’insorgere del problema.

Le emicranie possono dipendere anche da sbagliati stili di vita, oppure da predisposizione genetica. Ci sono, infatti, persone che soffrono più di altre di questa conosciutissima patologia, che da sempre affligge le persone. Le donne, ad esempio, tendono a soffrirne più degli uomini, a causa degli ormoni. Gli sbalzi ormonali nel periodo della gravidanza e del ciclo mestruale possono esserne la causa scatenante. Mangiare cibi ricchi di magnesio può essere utile in questo periodo, per evitare l’insorgere degli attacchi emicranici. Da considerare, inoltre, che anche il fumo e l’alcool possono peggiorare la nostra cefalea. Il fumo crea vasodilatazione, così come l’alcool: ciò può essere un fattore responsabile di alcune crisi.

Evitiamo il troppo sale, che può provocare pressione alta che, a sua volta, può essere causa di mal di testa. Si può consumare il pane, la a pasta ed il riso, ma anche la frutta e le verdure fresche, i legumi freschi o secchi, che sono anche molto digeribili. Le lenticchie, ad esempio, sono molto utili anche perché contengono ferro. Tra i sintomi più comuni delle anemie vi è proprio il mal di testa. Andrà bene la carne bianca, il pesce fresco, centrifugati e succhi, spremute. Una perfetta cura anti emicrania è anche l’acqua, da bere nella misura di almeno un litro e mezzo al giorno.

Parlarne in modo generico è sbagliato. Nella maggior parte dei casi si parla di emicrania. Si stima che ne soffra almeno il 12% della popolazione. Anche i bambini under 12 sembrano soffrirne tantissimo. L’emicrania è un tipo di cefalea che provoca forte dolore pulsante e localizzato, con tanto di manifestazione di altri sintomi come nausea, fotofobia, fonofobia, vomito. Dura da qualche ora fino al massimo tre giorni.

Cibi da evitare

Cerchiamo, adesso, di capire quali sono i cibi da evitare. Cibi che hanno una digestione difficile, come ad esempio il fritto, le cipolle, i crauti, il pesce secco salato, sarebbero da evitare. Attenzione anche al tè e al caffè, anche se è vero che a piccole dosi possono avere anche effetti benefici. Dobbiamo anche porre molta attenzione al latte e allo yogurt, così come ai salumi e agli insaccati, che oltre ad avere molto sale hanno anche nitrati. Nei formaggi stagionati è presente la tiramina, che può essere responsabile degli attacchi emicranici.

Anche il glutammato di sodio, usato nel dado da brodo e nella salsa di soia, può favorire attacchi non indifferenti. Ricordiamo, a tal proposito, la malattia chiamata come “sindrome del ristorante cinese”. Di che cosa si tratta? Si tratta di un forte mal di testa che sopraggiunge dopo aver mangiato al ristorante cinese. La causa è data dai cibi troppo ricchi di sale e dalla troppa presenza di glutammato di sodio che i cinesi usano nella loro cucina. Attenzione anche ai tannini del vino rosso. Non dobbiamo, infine, mai digiunare e effettuare diete troppo drastiche. Queste, infatti, potrebbero causare un’alterazione del livello degli zuccheri nel sangue. Il risultato potrebbe essere proprio il mal di testa.

Una volta stabiliti quali sono i cibi da consumare e quali quelli da farlo con moderazione, dobbiamo fare una precisazione sul tipo di cottura. Se questa è, infatti, sbagliata, si possono creare composti tossici e distruzione di vitamine e proteine, che possono provocare attacchi dolorosi. Meglio, a tal punto, le cotture a vapore e quelle nel forno a microonde. Quelle da usare una tantum, invece, sono quelle in forno elettrico, le bolliture, le brasature, le fritture.

Generalmente, si tratta di un disturbo che non provoca gravi danni. Si risolve spesso spontaneamente o, al massimo, con l’aiuto di un analgesico. Il fai da te è sempre vietato: meglio, quindi, se soffriamo di attacchi ravvicinati, rivolgersi al medico curante. Sarà lui a stabilire la causa delle nostre crisi di dolore e cercare la soluzione al problema. Ovviamente, uno stile di vita sano, dove non si beve e non si fuma, associato ad una dieta varia, bilanciata e ricca può sicuramente aiutare ad allontanare le crisi di cefalea.


Scritto da Erika Vettori
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