Airbnb e la nuova frontiera delle esperienze gastronomiche

Scopri come Airbnb sta trasformando il mercato della ristorazione con nuove offerte

Negli ultimi anni, Airbnb ha rivoluzionato il settore dell’ospitalità, offrendo ai viaggiatori un’alternativa unica agli hotel tradizionali. Oggi, la piattaforma si prepara a intraprendere una nuova avventura, lanciando un’offerta che si concentra sulle esperienze gastronomiche. Questo cambiamento segna un passo significativo verso la foodification, un fenomeno che trasforma ogni aspetto del viaggio in un’esperienza culinaria.

Il lancio delle esperienze gastronomiche

Durante la recente “Summer release 2025”, Brian Chesky, co-fondatore e CEO di Airbnb, ha annunciato l’introduzione di servizi di catering e pasti pronti, disponibili per chi affitta una stanza o una casa. Questa mossa non è solo un ampliamento dell’offerta, ma rappresenta un tentativo di Airbnb di posizionarsi nel mercato del food, competendo con i ristoranti e le piattaforme di food delivery. Tuttavia, la domanda sorge spontanea: Airbnb sta davvero cercando di diventare un’alternativa economica ai ristoranti?

Un’offerta premium o una semplice novità?

Analizzando più a fondo, emerge che i servizi gastronomici non sono una novità per Airbnb. La categoria “esperienze” è stata lanciata dieci anni fa, e i servizi aggiuntivi sono già presenti sulla piattaforma. La vera novità risiede nell’evidenza con cui questi servizi vengono presentati e nella loro categorizzazione. Tuttavia, molti esperti si chiedono se questa offerta rappresenti un reale valore aggiunto o se sia solo un modo per attrarre turisti in cerca di esperienze uniche.

Chef e esperienze culinarie: una proposta allettante?

Le nuove offerte gastronomiche di Airbnb includono chef privati e pasti personalizzati, ma la qualità e l’autenticità di queste esperienze sono oggetto di dibattito. Mentre in alcune città come Tokyo si possono trovare chef di ristoranti stellati, in altre località l’offerta sembra più limitata. Ad esempio, una cena in Toscana proposta a 260 euro potrebbe non rispecchiare le aspettative di un’esperienza gastronomica di alto livello. Questo solleva interrogativi sulla reale sostanza di queste proposte e sulla loro capacità di attrarre i turisti più esigenti.

Il futuro delle esperienze di viaggio

La questione centrale rimane: i viaggiatori cercano esperienze autentiche o preferiscono comodità e programmazione? Mentre Airbnb punta a semplificare il processo di prenotazione, c’è il rischio che questo approccio possa limitare la spontaneità e la scoperta, elementi fondamentali per molti viaggiatori. In questo senso, la nuova offerta di Airbnb potrebbe rappresentare non tanto una rivoluzione quanto una restaurazione delle modalità di viaggio più tradizionali.

Scritto da Redazione Food Blog

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