Come conservare le puntarelle pulite: consigli e accorgimenti

Come conservare correttamente le puntarelle fresche dopo averle pulite, in modo tale che non anneriscano rapidamente: metodi e consigli efficaci.

Avete mai assaggiato le puntarelle? Nel Lazio vengono servite in insalata con olio, acciughe e aglio, ma è possibile gustarle anche ripassate in padella o come gustoso condimento per pasta. Le puntarelle sono i germogli di una particolare varietà di cicoria catalogna, il cui aspetto somiglia vagamente a quello degli asparagi bianchi.

Le puntarelle spesso vengono vendute già pronte, ma si possono ricavare facilmente anche a partire dal cespo di cicoria, il quale è formato esternamente da lunghe foglie verdi, detti talli, ottime da cucinare in padella e gustare come contorno, e da un cuore croccante. I germogli presenti all’interno, dette puntarelle, possono essere consumati crudi, conditi con o senza acciughe. Sono fresche, saporite e ricche di ottime proprietà nutrizionali.

In questa guida vi spieghiamo come conservare le puntarelle dopo averle pulite, in modo tale che non di anneriscano e rimangano fresche e gustose a lungo.

Come pulire le puntarelle

Capiamo innanzitutto come pulirle, partendo dal cespo di cicoria catalogna, anche detto cicorione:

  • separate le foglie verdi e tenetele da parte: potete cuocerle in padella, lessarle o utilizzarle per preparare una zuppa o una vellutata;
  • tagliate la base del cespo e separate una ad una le puntarelle, dopodiché tagliatele a metà in senso longitudinale e affettatele a strisce sottili;
  • immergete subito le puntarelle in acqua e ghiaccio e lasciatele in ammollo per un’ora, in modo tale da farle arricciare e attenuarne il sapore amaro.

Come conservare le puntarelle

Ora che sapete come pulire le puntarelle, avete due opzioni: o le servite subito, in insalata o ripassate in padella, oppure le conservate in frigorifero, così da preservarne la freschezza.

Se avete scelto di conservarle, dopo averle scolate e avvolgetele in un canovaccio inumidito, per mantenerle fresche ed evitare che appassiscano. Riponetele in frigorifero e consumatele entro 2-3 giorni.

Potete anche riporle anche all’interno di un contenitore a chiusura ermetico, coperte con uno strato di carta assorbente inumidita.

Scritto da Angelica Mocco
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