Come si festeggia la Pasqua Ebraica

La Pasqua Ebraica o Pésach è una delle festività più importanti dell’Ebraismo e si commemora la fuga degli israeliti dalla schiavitù in Egitto, vediamo come si festeggia la Pasqua Ebraica.

La Pasqua Ebraica è ricca di riti e tradizioni, quella descritta in questo articolo riguarda come si festeggia la Pasqua Ebraica nella maggior parte delle famiglie ebree, fermo restando che molti sono poi gli usi e le tradizioni in giro per il mondo. I temi principali della commemorazione sono libertà, redenzione e gratitudine.

La Pasqua Ebraica dura 7 giorni ed ognuno decide quando festeggiare, il calendario utilizzato è diverso da quello ebraico, questo significa che la data di inizio cambia ogni anno, nel 2015 è stata festeggiata dal 3 Aprile e nel 2016 inizierà il 22 Aprile.

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Tra i vari riti, il festeggiamento più importante della settimana è il Seder, un pasto che si prepara durante la prima serata, ricco di rituali. Come prima rito da compiere, bisogna rimuovere tutti i prodotti a base di lievito prima dell’inizio della Pasqua, questo perché durante la Pèsach è vietato consumare cibo lievitato e composto da frumento, orzo avena, spelta e vecce. La mattina successiva alla pulizia si bruciano tutti i residui di lievito trovati.

Poi si procede con la preparazione del piatto del Seder, composto da 6 alimenti simbolici e 3 pezzi di matzah, un pane azzimo non lievitato. I 6 alimenti simbolici sono:

  1. Erbe Amare. E’ la radice di rafano, ma si possono utilizzare anche il prezzemolo, il cipollotto o il sedano;
  2. Charoset. Un mix fatto di mele, noci e vino a simboleggiare la malta utilizzata dagli schiavi per costruire le piramidi in Egitto;
  3. Verdura. Tubero, di solito è una patata bollita che rappresenta il lavoro pesante degli schiavi;
  4. Agnello. L’agnello simboleggia l’agnello sacrificale;
  5. Uovo. Deve essere sodo e rappresenta la rinascita ed il lutto per la distruzione del Tempio;
  6. Lattuga. Si usa la lattuga romana e simbolizza anch’essa, come le Erbe Amare, la crudeltà della schiavitù.

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Oltre a questi alimenti, bisogna preparare una ciotola di acqua salata e l’Haggadah, il libro di preghiere e della storia del Seder.

Dopo si procederà al rito delle preghiere, della benedizione e dell’assaggio delle pietanze preparate, fino a quando il bambino più piccolo presente porrà le 4 domande tradizionali che sono :

  1. Perché mai è diversa questa sera da tutte le altre sere? Perché le altre sere mangiamo sia il chametz che il matzah e stasera mangiamo solo il matzah?
  2. Perché mai è diversa questa sera da tutte le altre sere? Perché le altre sere mangiamo molte verdure e stasera solo il maror?
  3. Perché mai è diversa questa sera da tutte le altre sere? Perché non intingiamo mai le verdure e stasera le intingiamo due volte?
  4. Perché mai è diversa questa sera da tutte le altre sere? Perché mangiamo sempre seduti o distesi e stasera ci distendiamo tutti?

E si continuerà con benedizioni e con la degustazione di altri piatti. Una volta finito questo rito si può procedere con la preparazione della tavola per la cena. Si può mangiare tutto, ad eccezione dei prodotti con lievito, di solito i piatti più comuni sono il pesce gefilte, la zuppa con gnocchi di pane azzimo e la punta di petto. La serata si conclude esprimendo desideri per l’anno successivo e cantando canzoni o raccontando storie.

Scritto da Redazione Food Blog
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