Food delivery made in Italy, Mymenu consegna negli uffici

Tra i giganti del food delivery si fa strada un progetto italiano: il suo nome è Mymenu, e ha in programma una strategia originale per affermarsi.

Quando pensiamo al food delivery, ci vengono subito in mente alcuni colossi a livello internazionale del settore, come Just Eat o Deliveroo. Tuttavia, un progetto tutto italiano si sta facendo strada nel mondo delle consegne a domicilio: il suo nome è Mymenu, e ad oggi è la principale azienda made in Italy del settore.

La storia di Mymenu

Il progetto, nato a Padova con il nome di Meal, è cresciuto a livello esponenziale nel giro di un anno, arrivando a inglobare alcuni dei competitor, come la bolognese Sgnam e la milanese Bacchette forchette. Le fusioni si sono concluse proprio nelle ultime settimane, con Mymenu che ha accresciuto il suo staff e le tecnologie a sua disposizione.

Ora non resta che definire una strategia di crescita per l’azienda, che ha intenzione di focalizzarsi su tre aspetti in particolare:

  • Consolidare la sua presenza nelle sei città italiane in cui opera già ed espandersi;
  • Offrire più servizi per le aziende;
  • Andare oltre la mera consegna di cibo a domicilio.

La strategia per il futuro

Con una rete composta da più di 600 fattorini, Mymenu è già attiva a Brescia, Bologna, Padova, Verona, Modena e, grazie all’acquisizione di Bacchette forchette, è arrivata anche a Milano. Risulta quindi chiaro che l’azienda è particolarmente interessata ad affermarsi nel nord Italia. In effetti, secondo il rapporto rilasciato dalla Federazione italiana pubblici esercizi per il 2018, la Lombardia è la regione in cui è maggiormente diffusa la tendenza a utilizzare i servizi di food delivery. Non a caso, la prima città italiana in cui sono sbarcate le principali aziende del settore – da Deliveroo alla più recente Glovo – è proprio Milano. Tuttavia, l’espansione al nord potrebbe essere solo l’inizio.

L’aspetto più interessante della strategia di Mymenu, comunque, è il focus sulle aziende. La clientela business, infatti, è spesso quella che ordina con maggiore frequenza e spende importi più elevati: basti pensare che a Milano la spesa media per un ordine aziendale ammonta a 62 euro, ovvero il triplo di uno scontrino medio in Italia (20 euro). Per questo motivo, Mymenu ha deciso di offrire alle aziende l’opportunità di sottoscrivere contratti appostiti per la consegna di pasti in ufficio, in modo da attuare una strategia di fidelizzazione. E sembra aver funzionato: al momento l’azienda di food delivery vanta 400 clienti business e 20 società, in particolare multinazionali e studi internazionali.

Eppure, Mymenu ha ancora altro in serbo. L’azienda ha infatti espresso la volontà di ampliare i propri orizzonti, dando vita a un progetto di food&beverage: l’intenzione sarebbe quella di collaborare direttamente con i produttori di alimenti, in modo da fornire alla propria clientela prodotti di qualità – senza rinunciare al comfort della pronta consegna.

Scritto da alice sacchi
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