Franco Aliberti: tutto sul giovane chef

Franco Aliberti, un giovane talentuoso e ricco di esperienza.

Franco Aliberti è un giovanissimo chef campano di 33 anni che, con passione e tenacia, ha saputo ritagliarsi un posto di primo piano nello scenario culinario nazionale e internazionale. Come lui stesso ha raccontato in una intervista, la passione per la cucina è nata e cresciuta come un gioco mentre da bambino si divertiva a guardare sua nonna cucinare. L’istituto Alberghiero di Salsomaggiore, nel quale si diploma brillantemente, gli dà gli strumenti per fare della sua passione il suo mestiere. Massimo Spigaroli è il primo maestro illustre che lo inizia alla pasticceria e lo avvia verso una straordinaria carriera.

Franco Aliberti, carriera

Nel 2010 vince per la Guida Identità Golose, il premio come miglior Chef Pasticcere. L’anno successivo a riconoscerli il merito di miglior Chef Pasticcere è la prestigiosa Guida ai Ristoranti de Il sole 24 Ore. Il 2012, invece, lo consacra come miglior Chef Under 30, merito riconosciutoli sempre dalla Guida Identità Golose.

Finiti gli studi e il tirocinio con il maestro Massimo Spigaroli, Franco Aliberti viene chiamato a far parte dello staff di Alain Ducasse, dove si confronterà con la rigorosa cucina francese. Esperienza che dura un anno.

Rientrato in terra italica, avrà l’opportunità di conoscere e collaborare con Chef del calibro di Leonardo Di Carlo, Corrado Assenza e Gino Fabri, tutti cavalieri della scuderia Alma, di Gualtiero Marchesi.

Successivamente a queste brevi ma significative esperienze passerà ben quattro anni al servizio di Massimiliano Alajmo a Padova dove conosce, collabora e si confronta con un grande della cucina italiana, Gianluca Fusto, collaborazione dalla quale nascerà una preziosa amicizia.

Dopo il quadriennio, Gualtiero Marchesi lo vuole ancora con sé per lavorare nella cucina dell’Erbusto e per organizzare insieme il nuovo ristorante a Milano il Marchesino. Dopo Milano sarà impegnato nel progetto Vite a San Patrignano; un’esperienza forse tra le più suggestive di Franco Aliberti.

Nel 2012 Massimo Bottura lo chiama a far parte della sua squadra. La sua nuova casa professionale sarà quindi l’Osteria la Francescana. Il suo ruolo è quello del Pastry Chef, ruolo che terrà sino al 2013 per poi dedicarsi al progetto più ambizioso come titolare di un locale dal nome originalissimo.

Il suo ristorante

Franco Aliberti chiama Évviva il suo laboratorio di pasticceria e cucina la cui filosofia di base è lo scarto zero. Uno spazio, un laboratorio di un artigiano del gusto e a giudicare dalla sua ultime invenzioni, anche uno scultore con i suoi piatti scultura.attraverso i quali creare nuove suggestioni, non solo nel gusto, ma anche nella forma.

Évviva è un progetto ambizioso cresciuto in una location suggestiva come la vecchia Lavanderia del Grand Hotel di Riccione che vedrà impegnato il nostro giovane Chef sino alla fine del 2015, quando sente chiara e forte la chiamante della Valtellina.

Altri progetti

Gianni Tarabini è lo chef che affiancherà a la Preséf, prestigioso ristorante Mantellinese già stella Mhichelin e presente all’interno dell’agriturismo la Florida.

Solo nel 2018 Franco Aliberti lascia la Valtellina per ritornare in grande stile e da protagonista a Milano. Il quartiere è Porta Nuova e il ristorante, il famoso Tre Cristi Milano.

Franco Aliberti è anche molto attivo fuori dalla cucina collaboratori con riviste e rinomati portali web che si occupano di cucina. Recentemente lo vede come collaboratore e testimonial del progetto della “Fipe” Federazione Italiana Pubblici Esercizi, contro lo spreco e per una educazione più sostenibile della spesa e del consumo finale del cibo che mangiamo.

Per uno Chef che della ciclicità ha fatto la sua bandiera e costruito attorno a questa idea di cucina la sua proposta culinaria, era normale vederlo impegnato in un progetto di sensibilizzazione di questa portata.

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Scritto da Redazione Online
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