La tradizione del baccalà e cipolle alla veneta: storia e ricetta

Un piatto ricco di storia e sapori autentici del Veneto da gustare con polenta.

Origini storiche del baccalà e cipolle alla veneta

Il baccalà e cipolle alla veneta è un piatto che affonda le sue radici nel Medioevo, rappresentando una delle pietanze più amate della tradizione culinaria veneta. Conosciuto anche come “baccalà in tocio”, questo piatto è caratterizzato da una cottura in umido che esalta i sapori degli ingredienti, rendendolo ideale da accompagnare con una polenta morbida o del pane casereccio. In Veneto, il termine “baccalà” si riferisce comunemente allo stoccafisso, ovvero il merluzzo essiccato e non salato, differente da altre regioni italiane dove il termine indica il merluzzo conservato sotto sale.

Il viaggio di Pietro Querini e la diffusione dello stoccafisso

La storia dello stoccafisso nella cucina veneta è legata a un episodio avvenuto nel 1431, quando il mercante veneziano Pietro Querini naufragò vicino alle isole Lofoten, in Norvegia. Qui scoprì il metodo di conservazione del merluzzo che gli permise di portare con sé questo alimento a Venezia. La sua introduzione nella dieta veneta avvenne in un periodo in cui la Chiesa incoraggiava l’astinenza dalla carne, rendendo lo stoccafisso un alimento nutriente e facilmente conservabile. Così, piatti come il baccalà e cipolle alla veneta iniziarono a diffondersi, diventando parte integrante della tradizione gastronomica locale.

Ingredienti e preparazione del baccalà e cipolle alla veneta

Per preparare il baccalà e cipolle alla veneta, è fondamentale utilizzare ingredienti freschi e di qualità. Iniziate pulendo il pesce, rimuovendo la lisca centrale e quelle laterali, quindi tagliatelo a pezzi e passatelo nella farina. In un tegame, soffriggete una cipolla tritata finemente con un paio di giri di olio e una testa d’aglio. Aggiungete i pezzi di baccalà, sfumate con vino bianco e coprite con brodo vegetale, lasciando cuocere a fuoco dolce per circa 40 minuti. Durante la cottura, mescolate di tanto in tanto per evitare che il pesce si attacchi al fondo del tegame.

Successivamente, incorporate la passata di pomodoro insaporita con cannella e prezzemolo, aggiustando di sale e pepe. Lasciate cuocere per altri 30 minuti fino a quando il baccalà non risulterà tenero. Per un sapore ancora più intenso, è consigliabile far riposare il piatto per un giorno intero, riscaldandolo prima di servirlo con un filo di olio extravergine di oliva. Tuttavia, se non riuscite a resistere, potete gustarlo subito, apprezzando la ricchezza dei suoi sapori.

Scritto da Redazione Food Blog

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