Quanto dura la frutta candita e come conservarla: consigli

Quanto dura la frutta candita in dispensa e come conservarla? Ecco quali sono le condizioni di conservazione ottimali affinché i canditi durino a lungo.

La frutta candita è un ingrediente di cui in pasticceria si fa ampio uso, specialmente in prossimità delle festività. Dolci tradizionali come il panettone, la colomba, la pastiera napoletana e i cannoli siciliani si preparano per tradizione con l’aggiunta dei canditi. Oltre a regalare gusto e dolcezza ai dolci, la frutta candita svolge anche una funzione decorativa e contribuisce a mantenere stabile il livello di umidità all’interno degli impasti e delle creme.

Esistono solo in Italia innumerevoli tipologie di frutta candita, il cui sapore varia notevolmente in base alle materie prime utilizzate e al metodo di preparazione. Fidatevi: se non li amate, assaggiare dei canditi di qualità, prodotti artigianalmente, potrebbe farvi cambiare idea. Se siete scettici, provate a prepararli in casa con le scorze d’arancia: otterrete dei canditi profumatissimi, con i quali potrete aromatizzare torte, biscotti, creme e tanto altro.

L’usanza di preparare i canditi nasce innanzitutto come metodo di conservazione in epoche in cui non c’erano a disposizione i frigoriferi e vi era la necessità di preservare l’integrità della frutta per lunghi periodi di tempo (pensiamo ai marinai costretti a settimane o mesi di navigazione in mare).

Questa premessa per dire che i canditi sono un ingrediente che dura a lungo e di cui si può far scorta a cuor leggero, ma occorre ugualmente prestare attenzione ad alcuni fattori. Nei prossimi paragrafi, vi siamo qualche consiglio su come conservare la frutta candita, in modo tale che rimanga morbida, aromatica e saporita il più a lungo possibile.

Quanto dura la frutta candita?

La frutta candita solitamente dura almeno 1 anno: questo è possibile in quanto, durante il processo di produzione, l’intero contenuto di acqua viene sostituito con lo zucchero.

I canditi acquistati non hanno una vera e propria data di scadenza ma un termine minimo di conservazione. Nulla vieta di conservarla anche più a lungo, tuttavia vi sconsigliamo di attendere troppo tempo prima di consumarla, in quanto potrebbe perdere parte del sapore e profumo.

Per conservarli correttamente, vi consigliamo di riporli in dispensa all’interno di un vasetto in vetro dotato di chiusura ermetica e tenerli al riparo da ogni fonte di calore, luce e umidità.

Scritto da Angelica Mocco
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