La tradizione napoletana offre una vasta gamma di prodotti tipici culinari natalizi, destinati al consumo in convivialità, secondo lo spirito partenopeo dedito all’ospitalità. Fra questi vi sono i Susiamelli, dolci dalla tradizione antica che però fanno capolino sulle tavole natalizie anche oggi. In questo articolo spiegheremo la storia di questi dolci e ne mostreremo la preparazione con la dovuta ricetta. Non perderti quindi la ricetta originale dei susamielli napoletani.
Ingredienti
- 250 gr di farina per dolci
- 250 gr di miele
- 100 gr di zucchero
- 100 gr di mandorle
- cubetti di zucca candita, cedro e scorzette
- cannella
- chiodi di garofano
- noce moscata
- ammoniaca alimentare
Informazioni
Tempo di preparazione: 00:15
Tempo di cottura: 00:20
Tempo totale: 00:35
Preparazione
- Scaldare il miele all'interno di un pentolino fino a scioglierlo. Contemporaneamente preparare su di una superficie, come una spianatoia, la farina distribuendola a fontana.
- Aggiungere mandorle e canditi tritati. Dopo questi, aggiungere anche le spezie, lo zucchero, l'ammoniaca alimentare ed il miele. Impastare in modo da ottenere un composto del tutto omogeneo.
- Formare successivamente dei cordoncini di impasto a forma di S. Disporre le forme ottenute su di una teglia da forno e rifinire con una sbriciolata di mandorle oppure mandorle intere nel caso le si preferisca.
- Cuocere in forno a 180 gradi per 20 minuti. Possono essere serviti sia intiepiditi sia freddi, accuratamente sistemati su di un vassoio da portata, insieme ad altre preparazioni tipiche del luogo e serviti ad amici e parenti.
Susamielli napoletani: origini
Data la loro forma ad S si potrebbe pensare che il nome di questi dolci derivi proprio dalla loro geometria, invece sappiamo con certezza che la loro origine è di tipo greca. Ricordano infatti un dolce tipicamente preparato ai tempi dei Greci con un impasto a cui venivano aggiunti sesamo e miele (dal greco sesamun + miel) perchè fosse più gradevole al palato. Questi dolci sono conosciuti anche con il nome di Sapienze perchè nel '600 erano una specialità preparata dal Convento di Santa Maria della Sapienza. Sappiamo anche che nel 1509 ne fu vietata la produzione, poichè le quantità di farina erano razionate e dovevano essere espressamente utilizzate per la produzione del pane. Ma ciò non ha fermato la tradizione, anzi ha rafforzato nel tempo la costanza con cui venivano preparati questi dolci dal successo intramontabile. Anticamente venivano preparate tre diverse ricette a seconda del ceto sociale di appartenenza e quindi delle materie prime reperibili. La differenza è abissale:- susamielli dello zampognaro, così detti perchè preparati con farina grezza e ingredienti riciclati, come le bucce degli agrumi;
- susamielli del buon cammino, dedicati alla soddisfazione gustativa di preti e frati, coronata da un gustoso ripieno a base di amarene;
- la ricetta più diffusa ad oggi è invece quella destinata ai nobili, di cui presenteremo ingredienti e preparazione.