Calamarata: ricetta facile del piatto napoletano

La calamarata è un primo piatto completo, nella ricetta tipica napoletana, che gioca sulla divertente confusione creata dai due ingredienti principali. Il nome simpatico è dovuto al formato di pasta. Non solo porta il nome del mollusco ma somiglia in tutto e per tutto agli anelli del gustosissimo calamaro.

Se seguite rigorosamente i passaggi per la sua realizzazione, tutti i commensali a tavola rimarranno sorpresi per il sapore e la cremosità della vostra ‘calamarata’ che porta con sé il sapore del mare e la tradizione napoletana, da far invidia a qualsiasi ristorante.

Ingredienti

  • 360 grammi di pasta formato 'calamarata' (90 grammi a persona)
  • 800 grammi di calamari
  • 16 pomodorini ciliegini maturi
  • 5 cucchiai da minestra di olio extra vergine di oliva
  • 4 spicchi di aglio
  • un bicchiere di vino bianco secco
  • un bel mazzetto di prezzemolo fresco
  • sale

Informazioni

Porzioni: 4
Costo: Medio
Tempo di preparazione: 00:30
Tempo di cottura: 00:20
Tempo totale: 00:50

Preparazione

  1. Pulite bene i calamari eliminando tutta la pelle e l'intestino, lavate sotto l'acqua corrente; dovranno essere tagliati ad anelli di circa due centimetri.
  2. Intanto fate scaldare in un pentolino dell'acqua, fate un'incisione ai pomodorini in orizzontale e adagiateli in una ciotola capiente.
  3. Quando l'acqua del pentolino andrà in ebollizione, versatela sopra i pomodorini per pelarli e attendere un paio di minuti, trascorsi i quali potranno essere spellati facilmente con le dita.
  4. Sbucciate gli spicchi di aglio e schiacciateli, fateli soffriggere in un'ampia padella con quattro cucchiai di olio a cui aggiungete i pomodorini pelati e tagliati a metà.
  5. Lavate il mazzetto di prezzemolo, tritarlo con la mezzaluna su un tagliere e aggiungete una buona manciata agli ingredienti nell'olio.
  6. Coprite a questo punto la padella con il suo coperchio e lasciate cuocere per altri due minuti circa, a fiamma bassa. Alzate la fiamma e aggiungete tutti gli anelli di calamari che dovranno cuocere per almeno un minuto a fuoco vivace.
  7. Quando i calamari avranno preso un bel colore rosa, versate il bicchiere di vino bianco e fate sfumare bene: importante è far sfumare tutto il vino, altrimenti il sugo prenderà un sapore amaro.
  8. Quando tutto il vino darà sfumato, mettete il coperchio sulla pentola, abbassate la fiamma e lasciate cuocere i calamari per altri dieci minuti, trascorsi i quali il sugo è pronto.
  9. Aggiungete un pochino di sale, mescolate e levate i pomodorini, conservandoli in un piatto. Fate cuocere in abbondante acqua salata la 'calamarata' per metà dei minuti indicata nelle istruzioni per la cottura sulla confezione della pasta.
  10. Scolate la 'calamarata' molto al dente e versatela velocemente nella padella con il sugo dei calamari, mescolate e aggiungete un'altra buona manciata di prezzemolo.
  11. La pasta va risottata per almeno cinque minuti, con l'aggiunta dell'ultimo cucchiaio di olio.
  12. Quando il sugo dei calamari con la pasta avrà una consistenza molto cremosa, aggiungete i pomodorini che erano stati messi da parte e fate mantecare il tutto per un altro minuto.
  13. Spadellate nei piatti sopra cui getterete un pizzico di prezzemolo e servite calda.

Calamarata: consigli e varianti

Anche se il formato di pasta può essere accompagnato con diversi sughi, non soltanto a base di pesce, altri molluschi o frutti di mare; la cucina tradizionale di Napoli contempla un sugo preparato con calamari, pomodorini ciliegini, aglio, olio e prezzemolo. Il gusto della calamarata viene dato dalla pasta cotta al dente, saltata con il sugo di calamari e pomodorini, in un amalgama di sapori piacevolissimo dove gli anelli del mollusco si confondono con quelli della pasta lasciando in bocca il sapore di mare. Della calamarata esistono diverse varianti, che cambiano da regione a regione: da quella con le verdure aggiunte, con zucchine e gamberi, con polpa di granchio e broccoli, con passata di pomodoro, oppure con totani e in bianco. Se la calamarata è cotta perfettamente al dente, si può conservare in frigorifero per il giorno dopo. È ottima, riscaldata dentro una padella, con due cucchiai di acqua e uno di olio di oliva, a fiamma lentissima. calamarata
Scritto da Sabrina Rossi
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